Dieta alcalina: così riduci gli eccessi di acidità
Mangiare sano

Dieta alcalina: così riduci gli eccessi di acidità

Molti alimenti comuni abbassano troppo il ph dell’organismo, rendendolo acido: introduci nella dieta tutti i cibi alcalini che ti proteggono

“Siamo ciò che mangiamo”. Questa famosa citazione del filosofo Ludwig Feuerbach ci indica che il cibo, oltre a rappresentare la materia prima che costituisce il nostro corpo, influisce anche sulla fisiologia dell’intero organismo. La chimica dei nostri fluidi vitali è fortemente condizionata dagli alimenti che scegliamo di mangiare. In particolare, il ph di cellule e liquidi interstiziali dipende molto dal tipo di sostanze nutritive introdotte con l’alimentazione e si suddivide in:

  • Ph acido (inferiore al valore 7)
  • Ph basico (superiore al valore 7)
  • Ph neutro (corrispondente al valore 7)

Qual è il ph ottimale?

Cellule, tessuti, organi, sistemi e apparati funzionano meglio quando il ph è basico. Il corpo umano, infatti, è fatto per essere leggermente alcalino (cioè basico), in un range di ph che va da 7.1 a 7.5 (con un valore ottimale compreso tra 7.39 e 7.41). Le normali attività fisiologiche, come pure l’assunzione di alcuni alimenti, determinano invece un ambiente acido.

Con la dieta giusta ristabilisci il ph fisiologico

Come fare per riportare il nostro organismo al giusto ph? Facile, basta nutrirsi in modo corretto, preferendo i cibi alcalini ricchi di potassio, magnesio e calcio. Teniamo presente che un’alimentazione che abbonda di carne e prodotti industriali è quella più acidificante e va pertanto evitata (o comunque ridotta fortemente) a favore di una dieta a base vegetale. Il giusto bilanciamento quotidiano è dato dall'assunzione del 70% di alimenti basici, il 20% di alimenti acidi e il 10% di alimenti neutri.

L’importanza della dieta alcalina: cura e previene le malattie

Un ambiente acido predispone alla formazione di infiammazioni, all’abbassamento delle difese immunitarie e in generale ad uno stato di malessere psicofisico. Al contrario, mantenere un ph alcalino aiuta a prevenire (e in certi casi anche a curare) molti disturbi e malattie. Grazie a un’alimentazione in cui si prediligono sostanze basiche è possibile ostacolare l’insorgere sia di problematiche comuni come sovrappeso e ritenzione idrica, sia di patologie più complesse come il diabete e i tumori. Con la dieta alcalina si contrastano anche i radicali liberi, limitando così l’invecchiamento cellulare e si può prevenire l’osteoporosi (quando il nostro ph è troppo acido il corpo è costretto ad assorbire il calcio dalle ossa). Scegliendo in modo accurato i nostri pasti e spuntini quotidiani, possiamo evitare l’insorgere di infiammazioni e malattie.

Alimenti alcalini: assumili quotidianamente

Gli alimenti alcalini sono soprattutto di origine vegetale e ricchi di sali minerali e vitamine. Ecco un elenco di alimenti alcalini e benefici.

  • Verdure, specialmente quella a foglia verde (spinaci, bietole, broccoli, cavolfiori, sedano), cetrioli e cipolle; ottimi anche i tuberi (carote, zucche, patate)
  • Frutta, specialmente mele, pere, banane, uva, ananas, meloni, mango, papaya, avocado, datteri, fragole, ciliegie, mirtilli, prugne, fichi, datteri e agrumi (soprattutto il limone)
  • Frutta secca, in particolare le mandorle
  • Cereali integrali, meglio se privi di glutine (miglio, amaranto, riso integrale, riso rosso, riso nero, grano saraceno e quinoa)

Il limone, pur avendo di per sé un ph acido e un sapore aspro, una volta ingerito innesca una reazione chimica basica e ha quindi un ottimo potere alcalinizzante. Per questo è buona abitudine bere un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone (non quello confezionato) ogni mattina a digiuno.

Nel momento in cui ci accorgiamo che il nostro corpo tende all’acidosi possiamo fare scorta di minerali basici consumando i seguenti superfood alcalinizzanti

  • Prugna umeboshi: una particolare albicocca fermentata in salamoia nelle foglie di miso
  • Alghe: kombu, wakame, spirulina, hiziki, arame, kelp, cochayuyu e dulse
  • Succo di aloe
  • Olio e semi di lino
  • Erba porcellana
  • Borragine
  • Germogli
  • Kuzu
  • Curcuma
  • Zenzero

Acqua ionizzata: bevila per aumentare il tuo ph

La comune acqua minerale naturale è alcalina (di solito con un ph compreso tra 6.5 e 8) e anche quella del rubinetto; invece l’acqua addizionata di anidride carbonica e solfati è leggermente più acida. Esiste anche l’acqua ionizzata, ottenuta a casa tramite l’installazione al rubinetto di uno ionizzatore di acqua alcalina: un apparecchio che filtra l’acqua e ne modifica il ph, portandolo a valori fra l’8 e il 10. Per quanto riguarda le altre bevande, tè verde e tisane a base di erbe hanno un ph basico e sono ottimi anche gli estratti e i centrifugati di frutta senza zuccheri aggiunti.

Alimenti acidi: evitali o riducili per riequilibrare il tuo ph

Gli alimenti acidi, come accennato in precedenza, si trovano soprattutto tra quelli di origine animale. Ecco un elenco dei cibi maggiormente acidi e consumati di frequente.

  • Carne, in particolare quella rossa; il pesce acidifica di meno
  • Latticini: specialmente quelli vaccini, invece quelli di capra e pecora generano minore acidità
  • Uova
  • Farinacei raffinati: come pane bianco, farina 00 e dolci industriali
  • Zucchero bianco: è uno dei più potenti acidificanti, purtroppo presente in moltissimi prodotti confezionati. Meglio sostituirlo con del miele biologico, sciroppi (agave, acero, malto, riso) o stevia
  • Sale bianco: meglio quello rosa dell’Himalayia; quando possibile, sostituirlo con le spezie
  • Legumi secchi
  • Cacao
  • Caffè
  • Alcolici
  • Bevande gassate
  • Tè nero

Qualche consiglio per mantenere il ph alcalino

Altre indicazioni per mantenere un ph alcalino sono legate a uno stile di vita sano, che favorisce lo smaltimento naturale degli acidi all’interno del nostro organismo. Avere orari regolari durante la giornata, dormire almeno 8 ore a notte e prediligere attività fisiche moderate, che aiutano a mantenere un ph basico. Ritmi frenetici e stress psico-fisico, invece, predispongono all’acidificazione. Il consiglio spassionato, dunque, è quello di unire alle buone abitudini alimentari anche uno stile di vita più vicino ai ritmi della natura.

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