Andropausa, come curarla coi rimedi naturali
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Andropausa, come curarla coi rimedi naturali

L’andropausa è una riduzione della libido e dell’attività erotica maschile che inizia attorno ai 50 anni e che può essere rallentata e fermata con queste cure naturali

L'andropausa è un fenomeno fisiologico di progressiva riduzione della libido e dell'attività sessuale maschile che si manifesta nella maggioranza degli uomini con l'avanzare dell'età. Diversamente dalla menopausa femminile, nell'andropausa la cessazione della capacità riproduttiva non avviene sempre, anche se la qualità degli spermatozoi e la loro vitalità non sono paragonabili a quella dell'età giovanile. In ogni caso la fisiologica diminuzione dei livelli di testosterone porta spesso con sé effetti collaterali spiacevoli che possono essere sia di natura psicologica che fisiologica, come l'ipertrofia prostatica e la disfunzione erettile. Per ognuno di essi tuttavia, esistono numerosi rimedi naturali che possono essere risolutivi, sia per quanto riguarda gli aspetti fisici che per i risvolti psicologici negativi che l'andropausa può portare con sé.

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I fattori ormonali dell'andropausa

La fisiologica diminuzione del testosterone, secondo gli andrologi, comincia attorno ai 50 anni, con una riduzione che ammonta a circa l'1% all'anno fino ai 60 anni, per poi aumentare esponenzialmente col progredire dell'età, attestandosi attorno al 35%. Il calo del testosterone si accompagna spesso ad una riduzione del desiderio e dell'attività sessuale, con difficoltà erettili che spesso sono causate più dall'insicurezza e dall'ansia di prestazione che dal calo ormonale in sé. Non a caso nelle culture orientali in cui - diversamente da quanto avviene nei paesi occidentali - l'avanzare dell'età non è considerato un problema ma un ambìto traguardo che assicura un aumento di saggezza e di autorevolezza, l'andropausa maschile comporta raramente problemi dal punto di vista sessuale.

I fattori di rischio dell’andropausa

Oltre all'età, i fattori che possono accelerare l'andropausa o aggravare i sintomi di ipogonadismo comprendono tutti i comportamenti che inquinano e invecchiano l'organismo, in particolare: alimentazione sbagliata (con eccesso di grassi e zuccheri) ipertensione e ipercolesterolemia, fumare sigarette, consumare alcolici, la mancanza di esercizio fisico e il diabete di tipo II. 

I rimedi naturali che rallentano i sintomi dell'andropausa

La medicina naturale comporta numerosi rimedi mirati sia contro i sintomi fisici che contro quelli psicologici dell'andropausa, che possono essere risolutivi sotto ogni aspetto. Ecco i più efficaci:

Oligoterapia

L'oligoterapico indicato per prevenire o contrastare i disturbi andropausali è l'oligocomplesso zinco-rame, da assumere nella dose di un fialoide tre volte la settimana a giorni alterni, la mattina a digiuno, per cicli di due mesi. Ad esso si associa l'oligoelemento selenio, ottimo per contrastare e prevenire i problemi prostatici e l'impotenza. Se ne assume un fialoide due volte la settimana, per due mesi.

Damiana  (Turnera diffusa Willd.)

Neurotonica, antispasmodica, afrodisiaca, questa pianta di origine messicana è il rimedio da scegliere quando l'andropausa si manifesta con astenia, stanchezza pervasiva, depressione, perdita della libido. La farmacopea britannica la raccomanda in tutti i casi di esaurimento nervoso accompagnati da impotenza psicogena e ansia da prestazione.  Posologia: una capsula di estratto secco a colazione e a pranzo. N.B. Non assumere alla sera

Radice di ortica (Urtica dioica)

L'umile ortica è un ottimo rimedio preventivo e curativo contro i disturbi dell’andropausa: la radice e i rizomi sono ricchi di fitosteroli e lignani che svolgono un’azione benefica contro l’ipertrofia prostatica, poiché limitano la crescita dei tessuti. Alla radice di ortica è attribuita anche la diminuzione l'aromatasi prostatica, ovvero la trasformazione di ormoni androgeni in estrogeni, mantenendo in equilibrio il rapporto testosterone/estrogeni e salvaguardando la funzionalità erettile e il grado di fertilità. L’ortica svolge anche un’azione antinfiammatoria benefica per le vie urinarie. Posologia: Estratto secco di radice di ortica, nella dose di 300 mg. al giorno.

Semi di zucca

I semi di zucca sono particolarmente ricchi di zinco, che protegge la salute della prostata e migliora la minzione. Inoltre, contengono notevoli quantità di triptofano, un amminoacido che sintetizza la serotonina, l’ormone responsabile del buon umore.

Natrum muriaticum è un rimedio omeopatico unisex, adatto sia alla depressione ormonale maschile che a quella femminile. Scontroso, solitario, insicuro di sé, natrum muriaticum ama stare da solo e nei momenti cupi si isola da tutti, perché non sopporta di essere consolato. Insonne, soffre di cefalea la mattina al risveglio, irritazioni della pelle e stipsi. Si assume alla diluizione 30 CH, 5 granuli due volte al giorno, fino a miglioramento.

Prostatite in andropausa

Il termine prostatite definisce uno stato infiammatorio della prostata, la ghiandola maschile che partecipa alla formazione del liquido seminale, che può generare problemi di fertilità ma anche di minzione, a causa della sua prossimità alla vescica urinaria. Si calcola che, ogni anno, circa un terzo della popolazione maschile sia esposta a questo disturbo. La prostatite può colpire in forma acuta o cronica: la prostatite acuta può derivare da infezioni acute delle vie urinarie, come cistiti e uretriti, infezioni del sangue o manovre chirurgiche. I sintomi comprendono: febbre alta, disturbi della minzione, dolore in zona perineale. La postatite cronica invece può essere asintomatica o presentare sintomi analoghi a quelli di una cistite, o delle emorroidi. Sintomo tipico è la fastidiosa sensazione di non riuscire a svuotare la vescica urinando o della presenza di qualcosa nel retto. Altri sintomi comprendono: perdita di gocce di urina, trafitture in zona genitale o difficoltà nell'eiaculazione.

Esiste anche una forma di infiammazione prostatica in assenza di infezione: la prostatodinia con sintomi simili a quelli di una prostatite cronica, ma senza che vi sia alcuna infezione in atto. In questo caso l'infiammazione prostatica può dipendere da una congestione pelvica causata da un'alimentazione scorretta, dall'abuso di alcolici e superalcolici, dal fumo (la diossina prodotta fumando danneggia la parete vescicale). Anche un lungo periodo di inattività sessuale o il ricorso abituale al "coitus interruptus" come tecnica anticoncezionale e le alterazioni del tono dell'umore e lo stress, che stimolano la produzione di sostanze infiammatorie come le citochine, possono causare prostatodinia. Negli anziani la prostata può ingrandire di volume (ipertofia prostatica) su base ormonale.

Le terapie naturali

Fitoterapia

Contro l'ipertrofia prostatica e i sintomi urinari la fitoterapia consiglia la Serenoa repens, una piccola palma nana ricca di sostanze antinfiammatorie, capace di inibire l'azione di un enzima (la 5-alfa-reduttasi) che degrada il testosterone. Se ne usa una dose da 160 mg. due volte al giorno, per periodi di due mesi e un mese di pausa. Alla serenoa si può associare il Pygeum africanum, la cui corteccia contiene sostanze che inibiscono i fattori di crescita della prostata e la formazione di prostaglandine infiammatorie, nella dose di 100 mg di estratto secco titolato due volte al giorno.

Contro le prostatiti batteriche è efficace un'associazione di piante: la mattina, 50 gocce di tintura madre di Mirtillo rosso; prima di pranzo 30 gocce di tintura madre di Epilobio, nel pomeriggio 50 gocce di tintura madre di Echinacea, alla sera, 30 gocce di tintura madre di Pilosella.

Gli oligoelementi contro le patologie prostatiche

Molto importanti nelle patologie prostatiche sono le integrazioni con oligoelementi, in particolare:

Zinco-rame, una fiala tre volte la settimana la mattina a digiuno, per sei mesi, più Magnesio, una fiala a giorni alterni con Selenio, per tre mesi

La floriterapia nei disturbi sessuali maschili

Ansia da prestazione

L'ansia da prestazione richiede l'associazione di due fiori: il fiore di Bach Larch e l'australiano Balga black boy, che aiuta la maturazione del principio maschile, mantiene l'integrità dei tubuli seminiferi e stimola la spermatogenesi.

Eiaculazione precoce

In caso di eiaculazione precoce è indicata invece una diluizione di tre fiori di Bach: Vervain, Impatiens e Crab Apple, da assumere per almeno due mesi.

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