Otite estiva: le soluzioni verdi
Salute

Otite estiva: le soluzioni verdi

Per i nostri figli luglio e agosto sono mesi mesi di vacanze ma purtroppo anche di otiti; ecco i “farmaci” naturali, per curare bene l’infiammazione

I colpi d’aria, gli sbalzi di temperatura dall’aria condizionata del bar al caldo afoso della spiaggia, ma soprattutto i lunghi bagni nell’acqua non pulita del mare o della piscina espongono l’orecchio dei più piccoli (un organo molto delicato e complesso) al rischio di contrarre disturbi che posono rovinare le vacanze a tutta la famiglia. Sul podio degli inconvenienti più frequenti d’estate l’otite vanta il primato assoluto. È stato calcolato che oltre il 75% di tutti i bambini incorre in almeno un’otite media entro i tre anni di vita e quasi il 50 % dei bambini che sviluppano otite, ripeterà l’infezione tre o più volte nell’arco dei tre anni. L’otite è una patologia molto fastidiosa e davvero dolorosa per i bambini, il cui pianto disperato e la cui sofferenza mandano in tilt tutta la famiglia che non sa più come calmarli, per di più in un contesto vacanziero, lontano dal pediatra di fiducia. Vediamo cosa fare per lenire il dolore e quando rivolgersi al medico.

Mal d’orecchio: non sono tutti uguali:

 

Otite media

È l’infiammazione dell’orecchio medio, ossia della cavità timpanica che contiene la catena degli ossicini (martello, incudine, staffa).

È una malattia tipica dell’infanzia (in realtà più frequente d’inverno), nei bambini tra i 3 mesi e i 3 anni. L’otite media è spesso la conseguenza di un forte raffreddore che, provocando la congestione delle mucose del naso e delle vie aeree, facilita la comparsa di fenomeni infiammatori, la chiusura della tromba di Eustachio (il condotto che collega l’orecchio alla gola) e quindi il passaggio dei microrganismi.

Otite esterna o otalgia

È la forma più frequente d’estate e consiste in un’infiammazione della pelle e del condotto uditivo che va dalla membrana timpanica all’esterno della testa.  È spesso provocata dall’acqua che rimane nel condotto uditivo dopo il bagno, al mare o in piscina, creando un ambiente umido che favorisce la crescita batterica. Il bambino portandosi le dita all’orecchio per grattarsi può aprire piccole ferite e a sua volta favorire l’invasione batterica della mucosa uditiva esterna.

L’antibiotico spesso non serve

“Nei piccoli con più di 4 anni di età il disturbo si risolve senza farmaci nel 99% dei casi nel giro di 48 ore”, afferma Nicola Principi direttore della clinica pediatrica dell’università degli Studi di Milano. “Nei piccoli sotto i 2 anni il ricorso all’antibiotico può diventare necessario ma sempre e comunque su precisa indicazione del pediatra”. Nel 75% dei casi le otiti sono infatti di origine virale e quindi l’antibiotico è inutile. Non solo. Dando l’antibiotico al bambino si rischia di peggiorare la situazione aumentando i casi di antibiotico-resistenza e gli effetti collaterali.

Le cure naturali per dare sollievo

Gli oligoelementinella fase acutasomministrare al bambino il complesso Rame-Oro-Argento, 1 fiala la mattina a digiuno e la sera lontano dalla cena associato a manganese-rame, 1 fiala mattina e sera, per 3-4 giorni.

I granuli indicati nella fase iniziale per togliere dolore e secrezioni

Arsenicum album 5 chsi usa comunemente quando il bambino ha sete e prova sollievo quando tiene l’orecchio al caldo. Il dolore si manifesta a fasi alterne e si aggrava in piena notte. La dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata con il pediatra. 

Capsicum 5 ch (è il peperoncino) è utile in caso di otite sierosa o purulenta con dolore forte alle orecchie. La dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata con il pediatra.

Quando ha molto male:

 

Belladonna 9 ch

Se i timpani sono arrossati, il bambino ha la febbre alta, suda molto e sente all’orecchio un dolore intenso che va e viene rapidamente. La dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata con il pediatra.

Ferrum phosphoricum 5 ch

Quando il bambino ha un’otite accompagnata da dolore modesto, febbriciattola e abbondante muco. La dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata con il pediatra.

Pyrogenium 5 ch

È il rimedio omeopatico indicato in caso di dolore intenso, febbre elevata e persistente. Il bambino presenta anche lingua arrossata e alito cattivo. La dose è di 2 granuli ogni 3 ore.

Ecco cosa fare subito:

 

Visita dal pediatra

Ai primi sintomi accusati dal bambino quali dolore intenso e pulsante, febbre, senso di ovattamento, forte prurito esterno e fuoriuscita di secrezione (muco, sangue) dall’orecchio, è indispensabile rivolgersi al pediatra. Lo specialista osserva la membrana timpanica (che in caso di otite è intensamente arrossata, infiammata ed estroflessa) con uno strumento chiamato otoscopio. In base alla diagnosi deciderà il trattamento più opportuno.

 

Periodo di vigile attesa

Fino a qualche anno fa al bambino con l’otite venivano somministrati subito gli antibiotici. Poi alcuni pediatri olandesi hanno cominciato a seguire una via più cauta dimostrando che in realtà, per i bambini con otite media acuta, un atteggiamento di vigile attesa di 2-3 giorni permetteva di evitare la cura antibiotica (per ben 6-7 bambini su 10!). Cura antibiotica che nella maggior parte dei casi era fra l’altro assolutamente inutile perché l’otite guariva spontaneamente. Per vigile attesa si intende appunto un periodo di 2-3 giorni in cui si dà al bambino di età superiore ai 2 anni l’analgesico per ridurre il dolore (di solito si usa il paracetamolo) e si osserva l’andamento del disturbo, con l’aiuto di un otorino o del pediatra.

I consigli salva-udito al mare

L’acqua del mare, del lago o della piscina non è sempre pulita. È meglio che i neonati facciano il bagno dentro un canottino riempito con acqua dolce riscaldata al sole. 

Con i più grandicelli, se sono soggetti alle otiti, i consigli sono di dare loro tappi auricolari, prima di fare il bagno. E di asciugare bene le orecchie quando il bambino esce dall’acqua.  

Evitare di instillare gocce auricolari nell’orecchio del bambino con l’otite. Servono a poco e diventano pericolose quando il timpano è perforato. 

Sul fronte alimentare ridurre latte e latticini perché favoriscono la produzione di muco.

Tenere il nasino del bambino sempre pulito facendo regolarmente i lavaggi nasali con soluzione fisiologica.

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