Ciuccio: i bambini decidono, le mamme dosano
Crescita e sviluppo

Ciuccio: i bambini decidono, le mamme dosano

Il ciuccio non danneggia i bambini; per i genitori una sola raccomandazione: quando è il momento, occorre levarglielo molto delicatamente

I bambini nascono con l'istinto di suzione: succhiare è un modo per confortarsi e calmarsi, ma non solo. Attraverso la bocca i neonati iniziano a conoscere e a esplorare il mondo e l'ambiente circostante. Mettere un oggetto in bocca e succhiarlo, richiama il gesto e il rituale dell'allattamento materno e risponde a un bisogno naturale, profondo, primordiale. Per questo, è normale che la maggior parte dei bambini trovi nel ciuccio un piacere rassicurante in grado di alleviare le piccole sensazioni di malessere. Ma non è così per tutti, alcuni neonati lo rifiutano e non vanno forzati, anche se a qualche mamma piacerebbe imporlo, poiché è un alleato importante nei momenti di difficoltà. È importante capire se i propri bambini abbiano bisogno o meno del ciuccio e rispettare la loro scelta. Se ci orientiamo a usarlo, dobbiamo farlo con criterio e con alcuni limiti, per non compromettere lo sviluppo dei denti e rendere doloroso e difficile il distacco dal ciuccio.

I vantaggi del ciuccio

  • È meglio del pollice
    Se si nega il ciuccio a un neonato che lo desidera, lui cercherà qualcos'altro per soddisfare il suo istinto di suzione. Prenderà di mira il pollice, abitudine più difficile da tenere sotto controllo e da perdere.
  • Lo aiuta a dormire da solo
    Oltre a consolare il bebé lasciato solo nel suo lettino per la nanna,  recenti studi hanno scoperto che l'uso del ciuccio durante il sonno fa diminuire il rischio di incorrere nella Sids (Sindrome della morte improvvisa del lattante).
  • Aiuta a capire se ha fame
    Quando un lattante abituato al ciuccio lo respinge, vuol dire che... ha proprio fame.
  • È un calmante
    Il ciuccio aiuta a distrarre il bebé durante le visite pediatriche e le vaccinazioni, in caso di coliche addominali o nei fastidi legati alla dentizione.
  • Intrattiene
    Quando la mamma non è immediatamente disponibile per l'allattamento al seno, il ciuccio può distrarlo per un pochino.

Quando il ciuccio va buttato: una "separazione" senza traumi

Verso i tre anni alcuni bambini acquistano più fiducia in se stessi e abbandonano il ciuccio spontaneamente. Altri non vogliono saperne di questa separazione e convincerli richiede molta sensibilità. Che cosa fare?

  1. Lasciamo che i bambini utilizzino il ciuccio solo in alcuni momenti della giornata, come ad esempio prima di addormentarsi.
     
  2. Proviamo a distrarli giocando insieme con loro: le vostre attenzioni procureranno ai bambini conforto e tranquillità.
     
  3. Evitiamo di intervenire quando i bambini stanno attraversando una fase di cambiamento, come ad esempio la nascita di un fratellino o l'inserimento alla scuola dell'infanzia. In queste occasioni, è indispensabile assecondare le loro esigenze e rimandare i tentativi a quando il bisogno di consolazione (e quindi del ciuccio) sarà meno impellente.
     
  4. È importante che l'interruzione dell'uso del ciuccio non sia improvvisa: non facciamolo sparire  senza dare spiegazioni, ma gradualmente, provando a sostituirlo con un oggetto diverso, un indumento che abbia l'odore della mamma, un pupazzo o una copertina.
     
  5. Non colpevolizziamo i bambini se vogliono il ciuccio: continuiamo ad accompagnarlo in questa fase di crescita.
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