Il cervello trova da solo la soluzione!
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Il cervello trova da solo la soluzione!

Scoperta l’area del cervello responsabile del “cambio di strategia in corsa”: si attiva autonomamente, per trovare le soluzioni più rapide e migliori

“È necessario cambiare piano!” Quante volte, mentre stiamo eseguendo un compito, ci accorgiamo che qualcosa non va per il verso giusto e si rende necessario un “cambio di rotta?” Ebbene,ancor prima di pronunciare questa frase (anzi, anche prima di pensarla) il nostro cervello ha già elaborato una strategia alternativa per tentare di raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissi. A rivelarlo è uno studio dell'Università di Milano-Bicocca pubblicato recentemente sulla rivista Neuron. I ricercatori hanno esplorato il processo attraverso il quale le persone, durante l'esecuzione di un compito, decidono autonomamente e senza suggerimenti di cambiare la strategia di esecuzione.

 Quel che hanno scoperto ha dell’incredibile: il "piano B"nasce in una regione precisa del cervello, la corteccia prefrontale mediale, quando siamo ancora concentrati su un'altra tattica, già alcuni minuti prima che il cambio di piano avvenga davvero!

Per il cervello cambiare è un gioco…

Nello studio sono stati coinvolti 36 volontari ai quali è stato richiesto di partecipare a un "gioco", mentre l'attività del loro cervello era monitorata attraverso la risonanza magnetica funzionale. I volontari dovevano rapidamente determinare la posizione di una nuvola che compariva su di uno schermo. Dopo circa dieci minuti dall'inizio del compito e all'insaputa dei volontari, i ricercatori inserivano una semplice associazione tra il colore della nuvola e la risposta corretta: se la nuvola era rossa, andava premuto il pulsante destro; se era verde il pulsante sinistro. Questa nuova associazione, se notata, poteva permettere ai partecipanti di cambiare strategia sfruttando il colore al posto della posizione. Questo permetteva di risolvere il gioco in modo più semplice e veloce.

…Ma conta anche la nostra concentrazione

Dopo un'ora di gioco, si è riscontato che (solo il 31% dei partecipanti aveva individuato e sfruttato l'associazione fra colore e risposta, mentre gli altri avevano continuato a rispondere usando come criterio solo la posizione. I ricercatori hanno scoperto che solo nei soggetti, che avrebbero poi cambiato strategia, vi era stata un’attivazione della corteccia prefrontale mediale. Ma la cosa ancora più sorprendente è che questa specifica regione cerebrale si attivava ancor prima che i soggetti effettivamente cambiassero strategia. Questo segnale era così affidabile che i ricercatori hanno dimostrato come fosse possibile prevedere se uno specifico volontario avrebbe cambiato strategia o meno prima che ciò avvenisse effettivamente.  I risultati di questo studio gettano nuova luce su come agisce il nostro cervello quando occorre trovare strategie di comportamento alternative per risolvere un problema: la concentrazione e l’eliminazione di tutti gli stimoli non necessari è senz’altro importante, ma è utile sapere che – date queste premesse, il cervello ha la facoltà di elaborare da solo strategie vincenti, che ci porteranno a esplorare possibilità ancora ignote. Entrambi questi “atteggiamenti” se correttamente bilanciati possono aiutarci a trovare la strada migliore per risolvere un problema.

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