Più bella se elimini le cellule inutili
Bellezza

Più bella se elimini le cellule inutili

Pulendo lo strato superficiale dalle cellule non attive, la pelle respira, si rigenera, le rughe si assottigliano e i cosmetici entrano più in profondità

La pelle è dotata di un sistema di esfoliazione naturale, svolto da particolari enzimi che eliminano le cellule morte dallo strato superificale, ma questa attività auto-esfoliante non sempre è sufficiente perché viene ostacolata dall’inquinamento, dal trucco, e da altri fattori esogeni che appesantiscono la superficie cutanea. Il trattamento esfoliante può essere attuato per via chimica o meccanica e permette di rinnovare l’epidermide, consentendo alla pelle di ricrescere senza imperfezioni, di respirare e di penetrare in profondità. Il tessuto cutaneo si rigenera , acquista luminosità e compattezza, ringiovanisce, le rughe si assottigliano, si riduce anche la dilatazione dei pori e quella dei capillari.

Guanti, spazzole e spugne

C’è un sistema pratico, veloce, che si può ripetere anche tutti i giorni. Tonifica e stimola la circolazione, è però molto leggero e quindi non sostituisce completamente lo scrub, anche se può ridurne la frequenza. Stiamo parlando dell’esfoliazione ottenuta con spugne, guanti e spazzole. Anche in questo caso si parte dalle caviglie e si eseguono movimenti circolari che risalgono lungo il corpo. Esistono spugne in crine, sisal e loofah, una spugna vegetale, all’apparenza dura, che si ammorbidisce una volta bagnata. Molto rispettose della pelle le spazzole con fibra di cellulosa ricavata dalla ginestra e quelle di agave messicana.

Istruzioni per l’uso

L’esfoliazione può avvenire in modo meccanico, in questo caso prende il nome di scrub, oppure chimico, ed è il peeling.

Come fare

I peeling si applicano sulla pelle ben detersa, evitando le zone delicate e si lasciano agire per circa cinque minuti senza massaggiare. Poi si sciacqua con abbondante acqua tiepida.

Gli scrub richiedono un leggero massaggio. Si procede in questo modo sulla pelle pulita e umida: mettere l’equivalente di una noce di prodotto sul palmo della mano e iniziare a frizionare dal basso, dalle caviglie se si tratta di tutto il corpo od al mento se si tratta del viso. Il movimento deve essere rotatorio per staccare le cellule morte e ascendente per favorire la circolazione. Evitare le zone delicate come il contorno degli occhi e il capezzolo. Quando si avverte sotto le dita che le particelle abrasive hanno cambiato forma, diventando più grosse e arrotondate, allora vuol dire che sono state “raccolte” tutte le cellule e lo scrub è terminato. A questo punto si sciacqua con abbondante acqua tiepida e si applica una crema idratante.

Quando

La frequenza del trattamento varia secondo il tipo di pelle. Per quella sensibile o secca, non più di una volta alla settimana/dieci giorni; per la pelle grassa è bene cominciare con due volte la settimana per un mese e proseguire il trattamento una volta a settimana.

Ricordarsi di:

  • Non eseguire mai il trattamento esfoliante in presenza di eruzioni cutanee, eritemi o di qualsiasi processo infiammatorio in atto.
  • Evitare le zone del contorno occhio e labbra.
  • Non esagerare con i trattamenti esfolianti perché lo strato non vitale di cellule che riveste la superficie della pelle se da un lato va eliminato per permettere alla pelle di respirare, dall’altro funziona come scudo contro le aggressioni esterne (smog, freddo, vento).
  • Attendere 2 o 3 giorni prima di esporsi al sole o a lampade abbronzanti.
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