La pelle può contare su fiori speciali: racchiudono nel polline la forza per combattere l'asfissia cellulare e ridanno bellezza ai tessuti
La nostra pelle può trarre giovamento anche dai fiori per restare giovane e vellutata proprio come un petalo. Non a caso nel nostro linguaggio usiamo espressioni come "Sei rifiorita" o "Sei fresca come una rosa" che indicano nei fiori il simbolo della gioventù. Essendo il fiore l'organo riproduttivo della pianta, agisce per analogia sul corpo umano stimolando la funzionalità di quegli ormoni femminili che regolano la bellezza e la giovinezza. I fiori contengono pollini che agiscono contro i radicali liberi, vitamina C, che combatte l'asfissia cellulare della pelle, e vitamina E, che favorisce la microcircolazione e quindi l'ossigenazione della pelle.
I fiorellini blu della borragine fanno benissimo alla pelle: sono ricchi di estrogeni, naturalmente presenti nell'organismo, ma che dai 30 anni in poi, non produciamo più a livelli ottimali. La loro funzione è quella di attivare gli enzimi che presiedono al rinnovo delle cellule della pelle, mantenendola idratata e giovane, equilibrandone la naturale pellicola idratante.
Una manciata di fiori frullata, allungata con acqua minerale e dolcificata a piacere è un ottimo purificante del sangue che mette in circolo subito i fitoestrogeni, ancora più attivi perché derivati da una pianta fresca.
La calendula possiede un provato effetto calmante e rinforzante su quelle pelli che oltre le rughe presentano arrossamenti o capillari in evidenza. I suoi fiori non si mangiano, ma sono ottimi per preparare acque e oli per il viso (si acquistano normalmente in erboristeria): a contatto con la pelle la calendula è efficace nel lenire la secchezza "riempiendo" le piccole rughe superficiali, grazie alla saponina e all'olio essenziale contenuti.
Far bollire per 5 minuti una manciata di fiori secchi di calendula in un litro d'acqua e lasciare in infusione altri 10 minuti. Far raffreddare prima dell'utilizzo. Preparato in casa l'infuso non si conserva, allora distribuirlo nel contenitore del ghiaccio e congelare. In questo modo ogni volta lo si desideri si avrà un tonico antirughe a disposizione: si scongela un cubetto, lo si fa sciogliere e lo si passa con un batuffolo di cotone sul viso pulito.
Il nome di questo bellissimo fiore che tutti conosciamo, dal punto di vista semantico, condivide la stessa radice con la parola "rugiada": nell'antichità e in molti miti infatti la rosa è simbolo di rigenerazione e rinascita. Anche alla nostra pelle questo fiore può donare una sferzata della sua linfa antinvecchiamento: la sua azione è astringente,tonificante e protettiva, aumentando le difese dell'epidermide verso le aggressioni del tempo che passa, grazie al contenuto di vitamina C.
Montare a neve il bianco di un uovo. Aggiungere una manciata di petali secchi polverizzati in un macinacaffé e un cucchiaio di succo di limone. Mescolare finchè il composto diventa cremoso. Applicare su viso e decolletè tenendo in posa per 20 minuti. Sciacquare. Le proprietà antinvecchiamento della rosa si uniscono alle proteine dell'uovo per un risultato sorprendente.