Separarsi senza soffrire

Buon giorno a tutti, oggi vorrei soffermarmi sulle separazioni. Max mi scrive dicendo: “Dottor Morelli, mi sto separando da mia moglie, lei dice che non sono stato in grado di tenermela…Come si fa a “tenere” un amore?Volete vivere amori infelici? Fate lo sforzo di tenerveli. Gli amori hanno un loro percorso, sono loro che ci uniscono o ci separano quando finiscono. Se facciamo uno sforzo per tenere in vita un rapporto, non durerà, finirà. Perché se un rapporto sta insieme perché ci ragioniamo su e facciamo degli sforzi, è già destinato a fallire. “…Io penso che lei già tramava tutto.” Perché ti preoccupi se la tua ex moglie -già tramava tutto- vuoi che una persona prima di separarsi non ci pensi? Ci ha pensato, ci ha ragionato… “…Il fatto è che ora lei convive con un’ altra donna che a quanto dice la fa stare bene.” Sì, la fa stare bene, ha trovato un altro amore, saffico, femminile che la fa stare bene. “Io sono a pezzi, non riesco a farmene una ragione…” E poi Max continua dicendo: “Anche se mi costa molta fatica, io riesco a stare bene quando non la vedo per un certo periodo”. Il cervello anche nei più grandi dolori, pone in atto i meccanismi per farci stare bene. Quando stiamo un po’ senza sentirci io riesco quasi a stare bene,ma quando ci incontriamo e casualmente vedo anche l’altra vado in crisi, si litiga e poi non mi risponde più al telefono tutto questo mi fa stare male e mi annienta. Io provo a ripetermi-Sono nessuno-, ma la mia mente non riesce a staccarsi da quello stato d’animo.” Lui fa un esercizio che io consiglio spesso… Dirsi sono nessuno, significa imparare a percepire che c’è il vuoto dentro di noi.Roberto si accorge che quando non sente la sua ex compagna arriva il benessere, però , poi parte il meccanismo del pensiero: va a trovarla, ci parla, ci ragiona, a quel punto riscatta un’altra volta il dolore. Quando gli amori finiscono bisogna portare la propria mente “altrove” Continuare a pensarci ci fa stare peggio, è come grattare una ferita che in qualche modo riprende a sanguinare. Gli amori finiscono e non dipende da noi. Finiscono perché è finita l’attrazione, è finito il desiderio. Bisogna smettere di dire questa frase terribile: Il mio matrimonio è fallito. Il tuo matrimonio è finito e non fallito. Semmai avessi continuato a stare in quel rapporto che non ti piaceva più che non ti dava nessuna soddisfazione allora sì la tua vita sarebbe stata un fallimento perché l’anima detesta stare nel disagio e nella sofferenza . A proposito di questi giorni in cui si parla moltissimo di violenza sulle donne e di aggressioni come vediamo nei telegiornali, io vorrei dire che la violenza si manifesta all’inizio di un rapporto. Le donne devono imparare una cosa fondamentale, che quando un uomo all’inizio di un rapporto si mostra invadente, geloso, ossessivo, oppressivo, è perché ha dentro tanta violenza che prima o poi tirerà fuori, quindi, stiamo lontani dalle persone con cui l’amore non inizia con il gioco, il divertimento, la passione, la gioia. Un buon amore deve essere la voglia di vedersi, il piacere di stare insieme, il desiderio, non la lotta, non la sofferenza, non le botte, non la violenza. Se un amore comincia con degli atti violenti, diventerà sempre più violento e bisogna mandare via quell’idea del “buon samaritano” Che ci fa pensare: “Con il tempo lo migliorerò, diventerà come ho in mente io.” Ricordiamoci che l’amore è fatto per darci il piacere e la gioia di vivere. Grazie a tutti, buona giornata.

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