VIDEO Giornata della Terra: c'è un'altra ecologia che ci può salvare

Ecologia è l'arte di vivere in sintonia con la nostra Natura interiore, rispettando la connessione profonda con il mondo che ci circonda.

Avete mai fatto l’orto, magari sul balcone? Provate, entrate nello stato mentale in cui, immersi nell’azione, mettete il seme nella terra. Fare l’orto insegna a saper aspettare. Ma attenti: non state aspettando solo il fiore che verrà, aspettate voi stessi. Ogni volta che seminiamo, seminiamo il nostro mondo interiore: anche noi eravamo un seme che si è sviluppato.

Tutte le nostre feste, che derivano dalle feste degli antichi, sono feste della natura. Un tempo non c’era pianta che non fosse sacra. Se sai che l’ulivo è sacro ad Atena, non lo tagli. O se lo fai, chiedi scusa alla Signora della sapienza. Cosa ci hanno lasciato gli antichi? Il sapere secondo cui tutte le piante vivono dentro di noi.

Allora, quando fioriscono i fiori sul balcone e voi magari siete di fretta, fermatevi un momento a guardarli: in voi comparirà una goccia di gioia. E se restate in silenzio a contemplare i fiori, vi state curando. In psicoterapia immaginare la propria pianta preferita che fiorisce è un’azione terapeutica, ti sta dicendo: guarda che tu fiorisci assieme al mondo intero, anche nei momenti difficili della vita. Ci sono piante dentro di te, energie della fioritura che vivono con te.

La nostra civiltà non sa più aspettare, vogliamo tutto in fretta. Ogni pianta invece, ogni frutto, ha il suo tempo. Le olive non arrivano a maggio, ma a novembre. Amare la Terra significa amare il suo tempo, le sue leggi, le sue stagioni: amare il tramonto come l’alba, la luce come il buio, il freddo come il caldo. Ecologia è stare con le piante fuori e dentro di noi, accanto alla natura.

Perché invece noi la distruggiamo? Perché non abbiamo più alcuna profondità e senso dell’attesa. E così, senza la natura, siamo sempre più soli e ci riempiamo di psicofarmaci. L’atteggiamo iper-razionale secondo cui non c’è altro al mondo se non il pensiero e l’io è una malattia dell’occidente. L’uomo e la donna antichi non erano soli, avevano come compagni di viaggio la Terra e la natura. Senza la natura siamo destinati a perire, con la natura possiamo fiorire incessantemente, qualsiasi cosa ci turbi.

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