La rigidità mentale è nemica del benessere: solo se ti allontani dal modello di perfezione autoimposto puoi ritrovare benessere e gioia di vivere.
Vi presento il nuovo numero di Riza Relax. All’interno del giornale, troverete un QR code da scansionare per ascoltare un mio podcast dal vostro cellulare: “Le immagini dell’infinito regalano la gioia di vivere.” Di cosa parlo? Dell’importanza di saper vedere la realtà, le cose che capitano con uno sguardo più largo. Tu puoi dirti: sto male perché mi è successa questa cosa. Oppure, puoi ascoltare la sofferenza che provi come se riguardasse qualcosa di te che non conosci. Questa capacità di avvicinarsi a un lato sconosciuto di noi stessi è possibile solo immaginando e non ragionando: ecco il senso delle parole che potrete ascoltare nel podcast.
Molti lettori mi hanno scritto dicendomi di aver trovato un grande giovamento nel chiudere semplicemente gli occhi e rilassarsi affidandosi alle immagini di cui parlo nei vari podcast e nei miei articoli. Ad esempio, mi ha mandato un’e mail un giovane lettore per raccontarmi quanto la sua vita sia cambiata da quando mette in campo le tecniche suggerite sui nostri giornali. Racconta che la sua mente era costantemente invasa dal modello di perfezione: “Devo essere sempre bravo, sempre perfetto, fare tutto bene, prendere ottimi voti.” Legge un mio articolo nel quale affermo che, nella vita di tutti i giorni, mentre siamo immersi nelle cose da fare e cerchiamo di controllare tutto, possiamo per qualche istante socchiudere gli occhi e immaginare il vuoto, il nulla. Comincia ad applicarla quotidianamente e trova un grande rilassamento.
Questa semplice tecnica, descritta più dettagliatamente sul numero in edicola, ha una funzione: ricordare che c’è qualcosa di inconscio che ti abita, che sta “costruendo” dall’interno la tua unicità ed è disinteressata a quel che cerchi di ottenere da te con sforzo eccessivo.
Si tratta di un invito a non forzare le cose, ma a viverle come fossero acqua che scorre. Dovremmo pensare che dentro di noi c’è come un occhio che guarda un corso d’acqua e i fiori depositati sull’acqua stessa. Nulla è fermo e i fiori che erano lì, magari caduti da un albero, dopo pochi secondi sono già lontani.
Pensate a quanta ostinazione mettiamo nel voler controllare cose che invece ci sfuggono di mano: spesso imparare a lasciar andare e non trattenere regala il vero benessere. L’idea di controllarsi sempre ci rende fermi, statici, mentre tutto muta.
Per stare bene, devi scoprire che dentro di te c’è qualcosa che non corrisponde all’idea che ti sei fatto di te, della tua vita e della tua storia, e che sa dove portarti mentre tu vuoi essere perfetto secondo schemi esterni, appresi e prevedibili. Dove devi andare, in verità, è sempre una sorpresa.
Buona lettura!
