VIDEO Auguri per un 2024 di benessere e felicità

Per l’anno che verrà, un solo proposito, basta autocritiche: per stare bene non devi sforzarti di migliorare, ma cercare ogni giorno la tua unicità, una strada solo tua.

Desidero fare gli auguri di Buon Anno a tutti quelli che ci seguono, e in particolare alle persone che si sono dimenticate di se stesse, che credono di aver sbagliato vita e che il futuro sarà solo cupo. Le nostre radici ci sono sempre ma il centro, il Sé, a volte sembra tanto lontano che ci sentiamo smarriti.

In questi giorni, gli antichi celebravano la grande festa del Solstizio d’inverno, del sole bambino, della rinascita. Gli uomini di un tempo si erano accorti che nei mesi precedenti si creava una distanza progressiva fra il sole e la nostra vita, la notte si allungava, e temevano che il signore del mondo il avesse abbandonati. Ed ecco invece arrivare il solstizio, il ritorno della luce alla fine del tunnel buio che si credeva senza fine.

Dobbiamo ricordarci che esiste una luce profonda dentro ognuno di noi ed esiste per crearci e ricrearci in ogni istante come esseri unici. Noi facciamo feste collettive in questi giorni, ma ognuno dovrebbe viverle anche come feste “private”, e ricordarsi che si festeggia l’arrivo del nuovo anno anche per buttare via il vecchio, quello che è stato e che non tornerà.

Si dice anche che questo sia il momento propizio per buoni proposti. Non è vero, evitateli, non sono di alcuna utilità per il vostro benessere. Fate questo: sono qui e aspetto quel che verrà, senza progetti e senza aspettative, aperto al nuovo.

Un solo proposito per l’anno che verrà: smettila di dirti che non vai bene. Io sono questo qui, con i tutti i miei pregi e i miei difetti.

Qualche giorno fa mi ha contattato un mio paziente che non sentivo da 25 anni. Mi ha detto queste parole:

“Ricordo le parole che lei mi disse pochi giorni prima di capodanno, tanti anni fa. Mentre io le dicevo che vedevo tutto a tinte fosche, mentre le elencavo i fallimenti, le dipendenze da sostanze e da psicofarmaci, lei mi rispondeva che non avrei dovuto pensarci, perché quelle cose erano capitate. Io non la vedevo la luce in fondo al tunnel di cui lei mi parlava, pensavo di aver sbagliato tutto. Oggi le dico che sono una persona completa. Tutti quegli errori mi sono serviti a sapere come stare con me stesso. Mi sveglio al mattino e sono felice di nulla. Ho meno soldi di un tempo, una compagna con la quale ci sono state battaglie per anni e che ora sono scomparse. Sostanze e psicofarmaci non ci sono più…”

Non fate buoni propositi ma non perdete mai la speranza che vanga a trovarvi la luce di quel sole bambino, perché – come affermavano un tempo i grandi saggi chassidici – non c’è nell’Universo un solo essere uguale a chi siamo noi. Stiamo male quando imitiamo, quando vogliamo essere come tutti gli altri. Se smettiamo di farlo, quel sole bambino può tornare a giocare con noi e portarci la felicità. Auguri a tutti!

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