Anche durante una grande sofferenza, un lato di te sta fiorendo. Come dargli spazio? Immagini, miti, fiabe, rituali sono la strada maestra.
Lo scorrere del tempo, il mutare delle cose ci sorprende e capita di chiedersi cosa ci sia di perenne in noi stessi. Spesso pensiamo che lo siano i nostri disagi. Quando una persona in psicoterapia parla dei suoi problemi emotivi come di qualcosa di permanente, dicendo ad esempio “ho sempre l’ansia”, oppure “sono insicuro da sempre”, vuol dire che si è identificato con quella ferita, che è “diventato il suo trauma”, che il disagio si è trasformato nel suo unico modo di essere.
In realtà un trauma, un abbandono, un lutto si cristallizzano dentro di noi perché guardiamo solo in quella direzione. Eppure ci sono tanti altri eventi nel mondo interiore. Anche nel più grande disagio qualcosa dentro di me continua a produrre i miei modi di essere autentici e unici: mi vesto in un certo modo e non in un altro, mi piacciono determinati cibi e non altri e così via. Le caratteristiche innate del mio carattere permangono. Molti volti ci accompagnano da sempre, anche nella sofferenza. Le piante hanno bisogno di una certa quantità di acqua: se le bagni troppo moriranno. Allo stesso modo devi rispettare le tue caratteristiche, le tue peculiarità, le tue fantasie, le tue immagini.
La vera psicoterapia è un mondo di immagini e deve centrarsi sulle immagini quanto la nostra vita psichica si basa sui sogni. Immaginare non è una perdita di tempo, al contrario: con le immagini possiamo contattare energie psichiche che altrimenti rimangono nascoste. Esistono tecniche per fare posto alle immagini nella nostra vita: nei VideoCorsi sull’Ansia e sull’Autostima vengono ampiamente trattate. Accanto alle immagini, poi, occorre recuperare e fare nostro il pensiero degli antichi. Molti disagi arrivano perché abbiamo perso il nostro lato antico. Gli antichi avevano gli dei, gli animali guida, le piante sacre, i riti. Richiamare in campo l’antico che c’è in noi significa riappropriarsi della ritualità, delle fiabe, delle leggende. Cosa sarà dei nostri bambini se perdono il lato fiabesco? Diventeranno aridi, come spesso sono gli adulti. Invertire questa deriva è indispensabile al benessere.
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