VIDEO La grande voglia di rinascere

Il segreto per far ripartire la vita è ricordarsi che qualcosa di sconosciuto nasce in noi ogni giorno: quando ti apri al nuovo, ogni rinnovamento è possibile

Buongiorno a tutti, vi parlo del nuovo numero di Riza Psicosomatica, "La grande voglia di rinascere". Sulla copertina, è disegnato un uovo che si schiude. Per quale ragione? Per ricordarci che ogni notte, quando andiamo a dormire, il nostro cervello ci rigenera. Così, il mattino dopo, come un uovo, si schiude. Ogni giorno si produce in noi un evento inedito, nasce un essere sconosciuto, come un uccello che sta prendendo il volo per una nuova meta. Ogni giorno è un cammino verso una nuova meta. I grandi maestri di tutti i tempi, i grandi psicoterapeuti, i grandi psichiatri sapevano che noi sprechiamo molto tempo con la mente, col pensiero e così perdiamo di vista quella "nascita", lo sviluppo che avviene ogni giorno.

Accorgersi del nuovo che nasce

Quando gli antichi parlavano dell'esame di coscienza, non intendevano assolutamente valutare le azioni buone o quelle cattive compiute, dove ho sbagliato, in cosa sono stato bravo; lo praticavano per vedere se qualcosa di nuovo era nato dentro di loro. Vi propongo questo esercizio. Prendete un block notes, mettetelo sul comodino e prima di dormire, provate a scrivere così: "Cara Signora della notte... preparami per domani un'azione nuova... fammi fare un incontro imprevisto o andare in qualche posto in cui non sono stato..." Il mattino riaprite quel block notes e riguardatelo, rileggete quelle parole, in modo da ricordarvi, prima di alzarsi, di lavarsi, di vestirsi, che vi aspetta un'azione nuova.

Via dai soliti percorsi

Non si fa perché i problemi si risolvano, per andare più d'accordo con i partner, per ripensare alle amicizie che ci hanno deluso e nemmeno per tornare a ragionare sui fallimenti, ma per aprire le porte a percorsi inediti, a strade non battute, che per altre vie ci porteranno il benessere. Naturalmente, l'azione nuova non può essere "guardata" con occhi vecchi: non posso immaginare un'azione nuova e contemporaneamente avere in mente una delusione o un rancore, un ricordo. Se si orienta lo sguardo verso un'azione nuova, all'interno di noi si forma una specie di vuoto, qualcosa di simile a un'assenza e di colpo ci si accorge delle tante, infinite cose inutili, ripetute, dalle quali ci facciamo imprigionare. Uno dei miei maestri diceva: "Se oggi non è successo niente di nuovo, preoccupati". Lo affermava perché non è vero che non accadano cose nuove che ti riguardano, come puoi accorgertene se i tuoi occhi sono concentrati solo sui disagi, sull'ansia, lo stress, le paure? Nella vita di chiunque, il nuovo è la cura. Buona lettura!

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