L'intervista a Raffaele Morelli
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L'intervista a Raffaele Morelli

Raffaele Morelli parla del suo nuovo manuale, scritto per imparare a non farci sopraffare dalle ansie e dai timori che l'emergenza in atto provoca in ognuno di noi

In occasione dell'uscita, in edicola e in formato digitale, del nuovo libro Come superare le nostre paure (soprattutto adesso), abbiamo intervistato Raffaele Morelli. Ecco le nostre domande e le sue risposte.

Nella prefazione al manuale tu affermi che, anche nella burrasca più impetuosa come quella che stiamo vivendo, occorre occuparsi di sé e ricordarsi di avere un compito. Che cosa significa?

Occuparsi di sé non significa occuparsi dei fatti personali: questo è il territorio dell'Io cosciente, che non ha risorse da mettere in campo in un momento così delicato. Lì siamo tutti simili, abbiamo più o meno gli stessi pensieri, superficiali e prevedibili. Lì siamo come perduti nelle ansie collettive: "Ho paura del virus, cosa farò se contagia me o qualcuno a cui voglio bene, come sarà il futuro...". Occuparsi di sé significa ricordarsi di quel nucleo misterioso, infinito ed eterno che veglia su di me da sempre, che mi crea e ricrea incessantemente. Carl Gustav Jung lo chiamava il Sé ed è quel qualcosa a farmi essere ciò che sono, come il seme fa la pianta, le fa mettere le radici, i rami e le foglie. Questo è il nostro compito.

Quindi quel che dovremmo fare è imparare a non disturbare l'azione di questo nucleo?

Esattamente: se stiamo tutto il tempo a pensare al contagio, lo disturberemo eccome e non otterremo nulla se non indebolire le nostre difese immunitarie. Occorre guardare altrove, chiamare in campo altre forze.

In un certo senso sembri suggerire che occorra distrarsi dal problema...

La distrazione è una delle espressioni psichiche più importanti che esistano ed è quindi una vera risorsa. Distrarsi significa dirsi: "Io non esisto... rispetto a come vedo io il problema, c'è altro... prendo le precauzioni che si devono prendere, ma c'è altro, molto altro..." È Jung stesso a dirci che anche nella tempesta, fra tuoni e fulmini qualcosa di noi è sempre altrove, al di sopra e guarda agli eventi con distacco, appunto con "distrazione".

Quindi nel manuale tu non proponi la distrazione del "fare qualcosa d'altro", ma un cambiamento di prospettiva, di sguardo...

Certo. Deve cambiare il nostro sguardo, affinché azioni che abitualmente consideriamo perdite di tempo, come fantasticare, immaginare, ritualizzare, sognare, diventino protagoniste della nostra vita quotidiana, veri e propri farmaci psichici.

A proposito di rituali, un capitolo del manuale è dedicato al lavarsi come rito di rigenerazione. Non basta dunque che sia una norma igienica di buon senso? L'uomo deve recuperare il senso rituale del suo agire?

Gli antichi conoscevano il mondo interno meglio di noi e sapevano che senza riti non possiamo vivere; le nostre azioni apparentemente rituali sono statiche, sempre uguali. Ci laviamo le mani perché c'è il virus e questo va bene ma non basta: l'uomo o la donna di un tempo si sarebbero alzati, avrebbero riempito d'acqua una brocca e con la mano destra avrebbero lavato la mano sinistra e viceversa. L'avrebbero fatto al mattino per superare la staticità della notte ed entrare nel regno delle azioni nuove, proprie del giorno. Avrebbero cioè riempito di senso anche un'azione semplice come il lavarsi.

Questo libro è dedicato alle azioni nuove che non fai e che potresti mettere in campo per stare bene anche nella contingenza più difficile. In questa prospettiva, anche un bagno diventa rito: prima di immergermi nell'acqua (già di per sé carica di significato simbolico), accendo una candela, brucio incensi, metto dei fiori, regolo la luce fino a raggiungere una penombra e mi perdo nell'acqua, nel profumo, nel fiore.... Ed ecco che, senza saperlo, sto entrando nel Regno della Primavera e sto riaccendendo le aree del cervello connesse al cosmo intero. Essere presente a tutto questo significa rifiorire e ridare senso all'esistenza: oggi, nulla conta di più.

Come superare le nostre paure, disponibile sia in formato cartaceo che in eBook.

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Come superare le nostre paure: il nuovo libro di Raffaele Morelli
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