Ritrova la magia di essere donna
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Ritrova la magia di essere donna

In ogni donna abita una dea: conoscerla è la chiave per liberarsi dai modelli mentali perfezionistici e riscoprire la propria autenticità femminile

Ci scrive Liliana, portandoci una riflessione in occasione della ricorrenza dell' 8 marzo: "Che cosa festeggiare? Me lo chiedevo qualche giorno fa assieme a una mia amica. Entrambe abbiamo superato la cinquantina e passato buona parte della nostra giovinezza a lottare per l’emancipazione femminile, per i diritti delle donne. Certo, qualcosa si è ottenuto, ma certe volte mi chiedo se ne sia valsa la pena: mi sembra che per noi e soprattutto per le giovani la situazione non sia davvero migliorata. Molte di noi lavorano, siamo più consapevoli, ma i ruoli sociali ci imprigionano ancora. Ci sentiamo sempre in primo luogo mogli, madri, figlie, lavoratrici, e questo vuol dire fare i salti mortali fra l’ufficio, la famiglia, la scuola dei ragazzi e tutto il resto. E bisogna fare tutto bene: dobbiamo essere belle e giovanili per i nostri partner, attente e presenti con i figli, perfette sul lavoro e così via. Non è un lamento nei confronti degli uomini, ma la presa di coscienza di come la condizione femminile sia ancora lontana da quella liberazione teorizzata anni fa. Io sono mia, si diceva, ma è davvero così? Mi pare di essere di tutti, tranne che mia…”

Che cosa significa essere una donna libera oggi? Le donne di quest'epoca vivono meglio delle loro nonne o madri o l’emancipazione è stata in realtà una “fregatura” che ha imprigionato ancor di più il gentil sesso in mille obblighi e doveri, aggiungendo nuovi vincoli sociali a quelli storici? Se lo chiede Liliana, che conclude la sua mail con una confessione amara: si sente di tutti, tranne che si sé stessa.

Liberati dal modello di donna perfetta

Quando si ha una sensazione simile, occorre una franca riflessione: ti senti in balia degli altri perché è inevitabile o perché tu stessa miri in fondo a raggiungere un modello di donna perfetta in ogni campo dell’esistenza che ti lasci imporre quindi ti sottoponi a mille stress pur di essere come pensi di dover essere? Quando non hai mai tempo per te stessa, per le tue passioni o per il tuo benessere è sempre e soltanto colpa di obblighi, doveri e vincoli o sei tu per prima a trascurarti in nome di qualcos’altro, che ritieni sempre prioritario? Non sarai dunque tu stessa a “definirti” in primo luogo moglie, madre o lavoratrice? Il perfezionismo è il primo avversario di ogni donna, un idolo che devi abbattere in primo luogo dentro di te.

Sei unica: se ti uniformi, starai male

La partita oggi non è fare il processo a movimenti di portata universale come il femminismo che, pur nelle contraddizioni presenti in ogni fenomeno storico, nel corso del XX secolo ha portato le donne occidentali a conquiste inimmaginabili, anche se certo non definitive. Si tratta di prendere coscienza di un fatto: la felicità di una persona non dipende da quel che accade nel mondo esterno, ma dal rapporto con la propria interiorità. Mai come oggi le donne hanno un compito importantissimo: riscoprire la magia dell’autenticità femminile. Che cosa significa? Che le donne sono tutte diverse, sono uniche e che non esiste né ci sarà mai un modo giusto di essere donna, ma il modo giusto di essere QUELLA donna.

Per stare bene, occorre trovare il proprio modo di stare in campo, non il modo giusto di adeguarsi al campo. Come riscoprire questa unicità? Una sola strada: far spazio alle proprie emozioni, percepire fino in fondo i messaggi che l’anima ci invia. Lì è nascosta la chiave per fare vivere in modo armonico e autentico. Esistono migliaia di modi diversi di stare con un partner, con un figlio, in ufficio: tanti quante sono le donne! Devi trovare il tuo e fare piazza pulita di tutti i modelli con i quali ti sei identificata e che ti fanno sentire inadeguata o fuori posto. Sono loro il problema, non tu!

Ritrova le dee antiche dentro di te

Il mondo antico aveva molte dee: ad esempio, nella Grecia classica, ad esempio, si veneravano Atena, Dea della sapienza, Afrodite, Signora dell’eros, Estia, custode del focolare domestico, Demetra, simbolo del femminile materno e così via. Queste divinità erano la personificazione delle caratteristiche innate presenti in ogni donna e “scendevano in campo” quando la vita richiedeva la loro presenza: la donna innamorata “diventava” Afrodite, la madre premurosa incarnava Demetra, la figlia devota Persefone e così via.

Qualche anno fa, ne ha parlato in modo approfondito una famosa psicoterapeuta di scuola Junghiana, Jean Shinoda Bolen, nella sua opera più famosa: "Le dee dentro la donna" (Astrolabio Edizioni). Nel libro, l'autrice riproponeva le antiche divinità femminili come tipi psicologici universali (non modelli mentali, ma "contenitori" di caratteristiche femminili innate): a ogni lettrice dava "il compito" di conoscere le diverse divinità per trovare quella o quelle più affini e scoprire quindi i propri punti di forza e di debolezza, così ben narrati nel mito. Una lettura molto utile ancora oggi, per tutte le donne che vogliono conoscere gli aspetti profondi della propria psiche, ma soprattutto per ricordare che in ogni donna abitano le dee, ovvero tutte le funzioni cosmiche del femminile: la capacità di generare, di proteggere, di amare, di creare.

Immaginale sempre al tuo fianco e starai bene

Un buon modo per recuperare l'autenticità femminile è dunque immaginare di avere sempre dentro di noi la forza protettrice di queste dee. Poiché ogni donna è diversa, ci sarà quella più razionale che sentirà maggiori affinità con Atena, quella amante della solitudine che avrà maggiori somiglianze con la selvaggia Artemide, dea della natura selvaggia, quella amante della casa che avrà Estia come nume tutelare. Occorre pensare di non essere mai sole, ma di essere abitate da forze sconosciute, misteriose e potenti che il mondo antico rappresentava con le dee. Vivere in questo modo ribalta la prospettiva esistenziale: ci sono e ci saranno i momenti bui, le difficoltà, le corse, i doveri, ma io avrò sempre con me le mie dee. Saranno loro a indicarmi la strada giusta da percorrere e a farmi riassaporare l'autentica magia di essere una donna.

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