Amaxofobia: come si supera la paura di guidare
L'aiuto pratico

Amaxofobia: come si supera la paura di guidare

La paura di guidare è più diffusa di quanto si pensi: comprenderne il significato profondo e adottare alcuni accorgimenti pratici aiuta a farla passare

Guidare ti fa paura? Vorresti capire perché ne soffri e provare a risolvere il problema? Ecco cosa devi sapere e cosa puoi fare.

Indice dell'articolo

Paura di guidare: cos'è

L’amaxofobia o nel linguaggio comune paura di guidare (il termine deriva dalle parole greche amaxos che significa carro e fobos, timore) è la paura persistente e invalidante di guidare un automezzo. Può manifestarsi sia nella realtà sia nelle fantasie anticipatorie, può cioè accadere che il soggetto viva uno stato di disagio semplicemente pensando di guidare oppure ricevendo stimoli, reali o immaginari, connessi all’atto di guidare.

Paura di guidare: quando diventa una fobia specifica

L’amaxofobia nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), viene classificata come fobia specifica del sottotipo situazionale. La fobia specifica, per essere clinicamente significativa, deve avere la durata di almeno 6 mesi, essere accompagnata da significative reazioni psicofisiologiche di stress, interferire con la vita sociale o lavorativa della persona e essere definita come una paura irrazionale e sproporzionata verso la situazione specifica. Tale fobia compare sia nella popolazione femminile sia in quella maschile di tutte le fasce d’età e livello socio-culturale; le differenze interindividuali riguardano le modalità di manifestazione e di gestione del disagio da parte dei soggetti colpiti.

Paura di guidare: le situazioni a rischio

Nell’amaxofobia si possono riscontrare situazioni precise e simboliche in cui si teme di guidare:

  • la paura di guidare da soli;
  • la paura di guidare di notte;
  • la paura di guidare in autostrada;
  • la paura di guidare in galleria;
  • la paura di attraversare i ponti, in particolare se alti o lunghi;
  • la paura del traffico nel quale ci si può trovare bloccati o rallentati mentre si è alla guida;
  • la paura di allontanarsi da casa o da luoghi conosciuti oltre una certa distanza;
  • la paura di investire pedoni, di trovarsi coinvolti in incidenti stradali o di avere attacchi di panico alla guida.

Paura di guidare: come si manifesta

La paura di guidare si manifesta a livello emotivo, fisiologico, del pensiero e del comportamento. Nello specifico:

  • Livello emotivo: riguarda l’ansia anticipatoria che si manifesta con preoccupazione intensa solo all’idea di dover guidare;
  • Livello fisiologico: si possono avvertire diverse reazioni di disagio psichico e di agitazione emotiva come senso di confusione, tensione nei muscoli, nodo alla gola, tachicardia, aumento del ritmo respiratorio, senso di vertigine, sensazione di mancanza d’aria, disturbi gastrici o urinari, diarrea, nausea, senso di soffocamento, sudorazione eccessiva e tremiti, fino all’attivazione di un vero e proprio attacco di panico con paura di svenire o di morire;
  • Livello del pensiero: emergono fantasie negative prima di salire in auto o solo all’idea di guidare;
  • Livello comportamentale: sono frequenti reazioni di evitamento con la messa in atto di strategie alternative per evitare il problema.

Paura di guidare: le tipologie più diffuse

Le tipologie di amaxofobia più diffuse sono:

La paura di guidare in galleriaLa persona con questo tipo di amaxofobia ha il terrore di entrare nei tunnel e di rimanerne intrappolata. Come succede durante un attacco di claustrofobia, la persona cerca disperatamente di uscire da uno spazio chiuso. Questa paura irrazionale è l’effetto della sensazione di mancanza di una via d'uscita in galleria e quindi dell’impossibilità di poter liberarsi da una situazione fastidiosa. I sintomi sono: sensazione di mancanza d’aria, vertigini, tachicardia e sudorazione.
La paura di guidare in autostradaLa velocità minima da mantenere in autostrada, i camion, le pressioni delle altre macchine dietro di te, la paura che qualcosa possa succedere alla vettura: tutti questi fattori possono rendere la guida in autostrada un’esperienza negativa. Chi ha paura di guidare in autostrada sperimenta una forte ansia che genera sensazioni fisiche come tremori, tachicardia, fame d’aria.
La paura di guidare di notteIl buio è una delle nostre prime paure da bambini. È normale che ci faccia impressione, principalmente quando si guida di notte in una strada percorsa per la prima volta. Nel buio siamo limitati,: non vediamo bene come di giorno, abbiamo bisogno della luce artificiale ed è un orario nel quale normalmente ci si riposa.

Paura di guidare: una lettura in chiave simbolica

In chi soffre di amaxofobia, l'automobile viene inconsapevolmente caricata di significati simbolici, e l’atto del guidare è vissuto come una realtà su cui si proiettano vissuti inconsci e conflitti interiori. Il blocco percepito nel momento in cui ci si deve mettere alla guida o quando si immagina di compiere questa azione indica che la persona si trova in una sorta di stato di empasse, di immobilità non solo di tipo fisico, anche di natura psicologica. Alla base di questa condizione di stallo c’è un conflitto irrisolto tra autonomia e dipendenza. La persona che ne soffre prova un sentimento ambivalente nei confronti della crescita personale e dell’autonomia. L’automobile rappresenta simbolicamente il desiderio di autonomia, di affermazione di sé e di indipendenza individuale, poiché consente di spostarsi in maniera autonoma, senza dipendere da altri. Pensiamo a un adolescente che attraverso la conquista della patente e la padronanza del veicolo afferma, quasi come in un rito di passaggio, la propria emancipazione dalla famiglia.

Guidare simboleggia dunque la libertà di muoversi, il potere di allontanarsi, quell'arcaico “impulso di movimento” che caratterizza l’uomo fin dagli albori, ma proprio per questo può essere vissuto anche come un atto carico di incognite, come qualcosa da temere, un salto nel buio, la fine delle protezioni genitoriali. La paura di guidare e di avere il controllo di un mezzo è dunque un segno di immaturità, di mancanza di autostima, di insicurezza, di scarsa fiducia nelle proprie capacità. Ecco perché simbolicamente rappresenta il desiderio di mantenere un rapporto di dipendenza dalla propria famiglia d’origine (o da un partner che è "costretto" a farci da autista...), e da una resistenza ad assumersi le proprie responsabilità. È evidente una tendenza della persona a farsi condurre nelle decisioni importanti della vita, per paura o ansia di allontanarsi da figure rassicuranti o per timore di rovinare un legame profondo. Chi ne soffre, dovrebbe quindi riflettere con onestà se nel suo stile di vita sussistano atteggiamenti come quelli qui descritti e - accanto agli accorgimenti pratici da mettere in campo per ridurre il peso della fobia - prendere in considerazione l'idea di un percorso psicoterapeutico.

Paura di guidare: consigli pratici

L’amaxofobia è un disturbo che può causare conseguenze negative nella vita dell’individuo, “frenando” la sua capacità di autonomia. Ecco perché è importante provare a non evitare le situazioni di paura, iniziando ad affrontarle in modo via via più consapevole. Vediamo alcune tecniche o consigli generali, che aiutano in caso di qualunque tipo di paura di guidare:

  1. Prenditi cura della vettura. Porta regolarmente l’auto da un meccanico per avere la certezza del suo buon funzionamento e cerca di mantenerla pulita, con un ambiente piacevole e sicuro, questo ti farà sentire più a tuo agio in un’emergenza. Puoi anche valutare di utilizzare essenze o profumi che hanno proprietà calmanti, come la lavanda.
  2. Conserva la calma. Prendi ampio tempo per raggiungere la destinazione. Guida con calma e mantieni una velocità che ti mette a tuo agio. Non farti scondizionare dalla "pressione" di altri automobilisti.
  3. Fai una playlist con della musica che ti rilassa quando guidi: è ben noto il potere della musica sull'equilibrio mentale.
  4. Concentrati sul presente. Tieni occupata la mente, pensa al presente, guarda il paesaggio che ti circonda. Non sprecare il tuo tempo a pensare a qualcosa che non si può controllare.
  5. Respira. Esercitare il respiro controllato per rallentare il battito cardiaco genera una sensazione di rilassamento e un miglioramento nel tuo livello di stress.

andrea nervetti
Psicologo e psicoterapeuta, collabora dal 2001 con l’Istituto Riza di Medicina psicosomatica di Milano dove esercita la libera professione. Vice Direttore e Docente presso la Scuola di specializzazione in Psicoterapia a indirizzo psicosomatico dell’Istituto Riza. Membro del Consiglio direttivo della SIMP (Società italiana di medicina psicosomatica), scrive per le riviste Riza Psicosomatica, Antiage ed è responsabile del sito www.riza.it. Svolge anche attività libero professionale presso l'Istituto stesso e a distanza via internet. La scheda completa dell'autore
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