Trovare il proprio ritmo è la chiave per non bruciare subito le energie: per farlo, vivi ogni momento senza pensare al prossimo e lascia alle spalle i ricordi
Molte persone, ai primi di gennaio si sentono “cotte”, stanche, esauste, prive di energia. Molti, proprio in questi giorni, accusano sintomi d’ansia e di depressione, ma anche malesseri fisici. Questo accade perché utilizziamo male le forze. Se ci osserviamo con attenzione mentre siamo calati nella vita di ogni giorno, ci accorgeremo subito che, nel fare quello che stiamo facendo, stiamo impiegando troppa energia rispetto a quella che serve realmente. Mentre camminiamo per prendere un mezzo pubblico, guidiamo nel traffico, lavoriamo al computer, andiamo a portare i figli a scuola, agiamo in modo contratto, stressato, teso. Facciamo una cosa e già ci preoccupiamo della successiva, oppure siamo ancora alterati per come è andata la precedente. Un accumulo di scorie mentali ci impedisce di stare nel momento presente…
Tutta questa energia non si applica davvero all’azione, ma continua a girare a vuoto in pensieri inutili. Di conseguenza siamo continuamente in “riserva”. Abbiamo perso la capacità di modulare la nostra presenza nelle cose che viviamo, ma possiamo interrompere questo circolo vizioso. Per fare le stesse cose spendendo la metà degli sforzi che impieghiamo di solito, è sufficiente cambiare il modo di metterci nell’azione, di "abitare" l’istante che stiamo vivendo. Si tratta di un risparmio preziosissimo, che può cambiare interamente la qualità della nostra vita interiore e delle nostre relazioni.
Tre semplici esercizi quotidiani che aiutano a dare il meglio senza eccessiva fatica.