Pro e contro di un passatempo diffuso
A chi non è mai capitato di giocare dei numeri al Lotto oppure di acquistare un biglietto della lotteria, un "gratta e vinci" o ancora di lasciarsi tentare dalle macchinette in cui può giocare a poker o ad altri giochi in cui si sfida la fortuna? Non si sa mai, la dea bendata potrebbe sorridere anche a noi per una volta.... Di solito però si sta bene attenti a non farsi prendere la mano, è facile ritrovarsi in un vortice in cui il gioco perde la natura ludica e diventa una drammatica dipendenza, una ricerca spasmodica di emozioni di cui non si può fare a meno.
Se il gioco diventa ossessione
In poche parole si trasforma in una vera e propria compulsione, un'ossessione che, non a caso, risponde agli psicofarmaci che si usano per trattare i disturbi ossessivo-compulsivi. Tra un innocente gioco e un vizio patologico, però, c'è un'ampia gamma di sfumature. Sarebbe sbagliato condannare un'innocente schedina, un'occasionale visita al casinò, considerandoli patologici in sé. Distinguiamo, dunque, il modo sano di "azzardare", che ci regala emozioni benefiche, oltre che una chance, e quello invece che ci porta solo a un pernicioso dispendio di denaro e di risorse.
Così non rischi: sfidi la sorte ma senza puntare tutto
Vivi già emozioni e interessi
In una vita vissuta pienamente le emozioni non mancano; non tutte sono positive, ma nel complesso la sensazione che si ha è che i giochi sono aperti, belle sorprese possono capitare e i cambiamenti sono possibili... Quando il gioco non è l'unica possibilità di ottenere una felicità altrimenti impossibile, ha ottime probabilità di rimanere ciò che è: una piacevole opportunità in più.
Puoi farne a meno
Ti capita di dimenticare di giocare la schedina, di passare davanti a una ricevitoria senza alcuna emozione, anche se di tanto in tanto giochi, o di entrare in una sala giochi e annoiarti? È un buon segno: vuol dire che per quanto ti diverta il gioco d'azzardo, è un qualcosa di cui puoi fare a meno. Altrettanto favorevole è l'incostanza o la variabilità del gioco, legata a fattori quali la disponibilità economica o di tempo.
È solamente un gioco
In una partita a poker con gli amici, nella schedina giocata ogni settimana, lo spirito che deve prevalere è quello della spensieratezza: anche se le cose non dovessero andare bene, è un rischio calcolato che non compromette la consapevolezza che ci stiamo affidando al caso. Può essere un buon sostegno per la fiducia.
Così rischi molto: divorato da un'ossessione fuori controllo
Diventa un pensiero fisso
Tutto ciò che ti capita si trasforma in un numero da "smorfiare", spendi diverse ore al giorno a fare pronostici e calcoli delle probabilità, appena entrato in tabaccheria non riesci a fare a meno di acquistare i biglietti da grattare... Esci per fare la spesa ma poi ti ritrovi a stare ore in sala gioco. Siamo di fronte a un pensiero fisso che divora altri interessi e che toglie al gioco quella leggerezza che dovrebbe sempre avere.
Limita la tua vita
Il primo campanello di allarme che deve farci sospettare che siamo di fronte a un fenomeno patologico è la perdita di controllo, con relative conseguenze: sperpero del denaro, tendenza a chiedere dei prestiti o a sottrarre ad altre spese più urgenti e necessarie il denaro... Non solo, anche un impoverimento della vita sociale, la tendenza a mentire, sono segnali importanti che devono farci riflettere e indurre a chiedere aiuto.
Ti dà solamente ansia
Si dice che alla base del gioco compulsivo ci sia la ricerca di emozioni forti, ma anche il desiderio magico di risolvere i propri problemi con un evento fortuito. Partendo da queste premesse, da ogni giocata dipende la nostra felicità, il nostro benessere. Ma quando il gioco si fa serio, l'ansia scavalca le emozioni piacevoli.
