Per perdere peso non basta modificare l’alimentazione: occorre modificare anche lo stato di coscienza e le immagini possono aiutarci a farlo
Una lettrice di Dimagrire, Carola, ci scrive: “La mia vita è diventata di una monotonia tale che non riesco a trovare altro rifugio se non nel cibo. Le diete ormai le conosco e le ho provate quasi tutte, so cosa dovrei fare ma in pratica non ho più la testa per farlo. Il primo giorno di dieta sono bravissima, ma il giorno dopo cado già in tentazione, è più forte di me, non so resistere. Però così non va, il peso è alle stelle e ormai mi sento come una botte che sta per esplodere. C’è una strada anche per me”.
Carola si lamenta della monotonia della sua vita, ma intanto non si accorge che la sua lettera è piena di immagini, immagini che sono la linfa vitale dell’anima. Tutti noi utilizziamo l’immaginazione più spesso di quanto pensiamo. L’immaginazione va distinta dall’illusione, in quanto a differenza di quest’ultima non crea scenari per fuggire dalla realtà esteriore. I sogni sono il modo principale attraverso il quale il nostro immaginario si esprime, ma altre volte le immagini compaiono spontaneamente nelle metafore che usiamo quando parliamo, come quando Carola descrive il cibo come “il suo rifugio” o se stessa come “una botte che sta per esplodere”. In genere le metafore sono il miglior modo per rendere esplicite idee, sensazioni o stati d’animo che in noi sono ancora poco chiari o distinti. In questi casi possono essere considerate immagini che congiungono il mondo conscio e il mondo inconscio, un ottimo punto di partenza per iniziare a ricollegare mente e corpo.
Inizia a giocare con le immagini ed evocale ogni giorno
Per esempio Carola descrive i suoi sgarri alimentari con un tema molto comune, che è quello del “cadere in tentazione”, come se ci fosse un diavoletto tentatore che si incarna nel cibo e un giudice pronto a sanzionarlo. Un’altra espressione molto comune è questa: “è qualcosa più forte di me”, come se esistesse appunto una forza o un’energia irresistibile che ci fa camminare contro la nostra volontà verso la dispensa o scartare un cioccolatino e noi fossimo i burattini di un invisibile Mangiafuoco. La stessa parola “peso” può essere intesa sia come peso corporeo sia attraverso l’immagine di un peso che ci si sente addosso e che può essere legato al peso delle responsabilità, al peso degli impegni lavorativi e familiari, al peso del giudizio altrui e così via. Per esempio, la “botte che sta per esplodere” di Carola, di cosa è piena? Forse il cibo è esso stesso solo una metafora di altri elementi di cui vorrebbe liberarsi?.
Il contatto con le emozioni profonde spegne la fame
Dentro di noi c’è un luogo dotato di poteri straordinari e capace di suggerirci la via per liberarci dei pesi più grossi e tenerci in linea con noi stessi: è quello della nostra immaginazione, una preziosissima alleata che ci può aiutare a sconfiggere i mostri che ci fanno mangiare troppo e ingrassare. Mettersi in rapporto con questo luogo significa iniziare a giocare con le immagini spontanee che abitano dentro di noi, belle o brutte che siano. Perché da quello stesso luogo da cui vengono le immagini terrifiche, possono venire anche quelle benefiche, perché lì, in quel luogo interiore, le une si trasformano nelle altre, le une coesistono con le altre.
Diventa amico del tuo mondo interno e non lo “riempirai” più
L’affiorare di un’immagine spontanea può essere favorito attraverso tecniche psicoterapeutiche specifiche (come l’immaginazione attiva, la distensione immaginativa ecc.) oppure si può partire da un’immagine spontanea emersa in occasione di un sogno o di una metafora o ancora nel corso della terapia il terapeuta introduce volontariamente un’immagine guida. L’esperienza mostra che attraverso la confidenza quotidiana con queste immagini, imparando a evocarle, a sviluppare spontaneamente, a dar loro spazio nella mente, si può progressivamente riequilibrare il rapporto con noi stessi e quindi anche col cibo, superando così la tendenza a mangiare in modo compulsivo.
