Il suo estratto in polvere è un integratore che purifica il fegato e, di riflesso, riattiva il circolo e le difese e rinnova neuroni e muscoli
La schisandra è una pianta adattogena appartenente alla famiglia delle Schisandracee, il cui nome significa “seme dei cinque aromi”. È una liana rampicante originaria dei territori del nord della Cina e delle Russia orientale, e con frutti simili a piccole bacche che, raggiunta la maturazione, si colorano di rosso vivo. Da secoli la schisandra viene usata come tonico nella medicina tradizionale cinese, ma solo negli ultimi anni è stato scientificamente dimostrato che i lignani in essa contenuti le conferiscono proprietà simili a quelle del ginseng, agendo però sull’organismo in modo più dolce.
Perfetta per il mese degli sbalzi termici
Febbraio è un mese “cuscinetto” che ci traghetta dall’inverno alla bella stagione, l’alternanza di freddo intenso e di temperature già miti sottopongono l’organismo a uno stress acuto, che la schisandra riesce a contrastare egregiamente. I suoi principi attivi, infatti, combattono l’astenia tipica del periodo, stimolano il sistema nervoso centrale e, soprattutto, mantengono pulito il fegato, l’organo dal quale dipenderà in gran parte la nostra rinascita fisiologica di primavera
È anche afrodisiaca
Grazie alla sua azione ricostituente, la schisandra è preziosa anche quando malanni e tristezza invernale hanno affievolito la libido.
Come si assume
La schisandra si trova in farmacia e in erboristeria sotto forma di capsule di estratto secco o in fiale. Di solito se ne prende una dose al giorno, preferibilmente la mattina a colazione, sempre con un bicchiere d’acqua. Evita di assumerla la sera: può dare insonnia.
Fa bene anche perché...
1. È disintossicante: favorisce la purificazione del fegato e rigenera il sangue.
2. È energizzante: stimola l’attività cerebrale, la secrezione ormonale e il metabolismo.
3. È antinvecchiamento: migliora la circolazione sanguigna in tutto il corpo e rinnova i tessuti.