Le parole giuste per i neonati
Crescita e sviluppo

Le parole giuste per i neonati

Ai bambini piccoli servono le nostre parole, anche quando sono appena nati; quando parliamo in modo dolce li stiamo già aiutando a crescere

I bambini ci capiscono subito!

Innumerevoli studi dimostrano che i bambini sono dotati di competenze comunicative sin dalla nascita. L'idea che i piccolissimi "non capiscano" e quindi sia inutile dire loro delle frasi di senso compiuto non solo è da dimenticare, ma da ribaltare. Anche alla luce delle ricerche che evidenziano come alcune forme di ritardo del linguaggio possano essere dovute anche a una scarsa attitudine dei genitori a parlare correttamente con i figli quando sono molto piccoli.

Parole buone = bimbi sani

Il linguaggio si sviluppa nel bambino grazie a una costante comunicazione affettuosa dove la parola, oltre ad affermarsi come un simbolo che sta al posto di un oggetto (il significato primo del linguaggio), in seconda battuta è conferma e riconoscimento dei suoi sentimenti. Ogni comunicazione ha sempre un contenuto (il messaggio) e una definizione che il genitore dà del proprio figlio, in quanto esprime quanto il genitore lo ama, lo rispetta, lo considera.

Che dire ai bambini (e come farlo)

Dar voce a bisogni e stati d'animo. Un neonato piange, la mamma accorre e gli dice: "Hai fame? Ora ti do il latte che ti piace tanto!". Non gli dà semplicemente da mangiare, gli comunica cosa sta facendo per lui. In tal modo consente al bambino di divenire consapevole dei propri stati d'animo. È come se il genitore "pensasse" i pensieri del bambino aiutandolo a dare strumenti in più alla sua mente. Accompagnate sempre i gesti di cura con parole che offrono significati ai malesseri, alle emozioni prorompenti: darete così strumento di conforto.

Sostenere e confortare. Maria di 14 mesi giocherella con il telecomando, la mamma glielo sfila di mano e lo nasconde. Maria comincia a piangere, la mamma tenta di distrarla con i giochi, la piccola si consola per un istante poi riprende a piangere. Specialmente quando è necessario impedire qualcosa a un bambino, è importante accompagnare il gesto con la frase adeguata. Eccola: "L'ho messo qui, non posso dartelo, si può rompere, lo so che ti piaceva tanto!". Così la mamma la affianca la piccola nel suo dispiacere. 

Raccontare quel che succede. "Ora la mamma va a lavorare e viene a prenderti alle 4, al nido". Anche se potrà piangere al momento, in realtà lo state rassicurando. Non fate l'errore di sparire mentre è distratto, i bambini hanno costantemente bisogno di avere attorno a sé un ambiente prevedibile e affidabile. Non pensate che sia una informazione superflua perché non ha il senso del tempo: è vero che non capisce "quando"saranno le 4, ma sente di avere un appuntamento con la mamma, che tornerà.

Dolci parole per una comunicazione felice con il nostro bambino

È molto facile parlare con i bambini se ci si mette "dalla loro parte". È sufficiente guardarli, osservare il viso, la mimica, i gesti: è evidente quello che stanno cercando di fare. A quel punto non resta che raccontarglielo: conosceranno le parole necessarie per dirlo, ma soprattutto avranno conferma e riconoscimento dei loro sentimenti e del loro esistere.

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