La paura dello sporco e il bisogno di lavarsi può scatenare un'ansia che prende in ogni momento e in ogni luogo e spinge a pulire tutto e a lavarsi di continuo; come prevenire
C'è chi "deve" lavarsi le mani decine di volte al giorno, chi "deve" farsi una lunga doccia ogni volta che rientra a casa per cambiarsi di continuo gli indumenti, chi non sale sui mezzi pubblici per non toccare le maniglie e non sedersi sui sedili su cui siedono tutti. Queste persone sanno che c'è qualcosa di strano nelle loro azioni, ma non riescono a non farle: la paura dello sporco è più forte e vince sul buon senso. Si tratta di un disturbo d'ansia piuttosto diffuso, che prende la forma della fobia, ovverodella paura irrazionale del contatto con oggetti (ma anche persone o animali) ritenuti sporchi, e del terrore di non poter punire se stessi o il luogo in cui si vive. A volte si estende ai propri figli o ad altri famigliari.
Chi soffre di questo disturbo vive "lo sporco", come un'indefinibile elemento capace di contagiare o di contaminare. La persona è in stato di perenne allerta, poiché può individuare "insidie igieniche" pressoché ovunque, anche se ognuno ha un suo personale "quadro fobico", per il quale alcuni oggetti e situazioni sono più temuti dagli altri. Tale forma d'ansia può presentarsi in realtà in forma molto differente da soggetto a soggetto. Nella sua forma più lieve la persona può essere definita come il classico igienista, attentissimo a tutte le norme di pulizia e bisognoso di sentirsi sempre in ordine, così come lo richiede il partner, di cui mal sopporta l'odore del corpo, il sudore o il fatto che non si lavi quanto lui. L'ansia si manifesta qui più come un fastidio, un malumore e un'incapacità di rilassarsi.
Nelle forme più gravi di quest'ansia la necessità del pulito si arricchisce di comportamenti rituali e ossessivi, atti a evitare i "contatti pericolosi", che limitano molto l'agire quotidiano e le scelte (ad esempio del luogo di vacanza, delle case da frequentare, della possibilità di ospitare) e che giungono talora a occupare una parte considerevole del tempo libero (ad esempio il dover pulire "tutta" la casa di ritorno da una giornata di lavoro, fino a notte inoltrata). Alla radice di questo disturbo a volte c'è un conflitto inconscio di tipo morale, a volte, oggi più spesso che in passato, c'è un'insoddisfazione profonda e attuale per uno o più aspetti centrali della propria vita. In entrambi i casi la soluzione è possibile.