L'ossessione del pulito è una forma d'ansia molto diffusa e alla sua origine nasconde un forte bisogno di controllo e un distorto desiderio di pulizia mentale; ma di quest'ansia ci si può liberare
Mamme che continuano a mettere a posto i giochi dei figli; mariti malati di pulizia che ripassano con metodicità sulle cose già riordinate dalla moglie; donne che non riescono ad andare a letto la sera se non hanno concluso tutte le faccende domestiche; persone che sul lavoro tengono la scrivania libera e pulita come un tempio. Sono quattro esempi che parlano dell'ansiadell'ordine, un problema così diffuso che forse nessuno di noi può dire di non averlo mai incontrato.
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Certo, saper tenere in ordine l'ambiente in cui si vive o si lavora denota equilibrio interiore e chiarezza mentale; ma c'è un punto superato il quale questa capacità diventa ansia, fino al disturbo ossessivo compulsivo relativo alla pulizia manacale dei pavimenti o di altri luoghi della casa: quando cioè non si può fare a meno di mettere sempre tutto a posto, quando non si riesce a smettere, quando un po' di disordine può rovinare la giornata creando una sgradevole sensazione di "incompiutezza" che porta dritti all'ansia.
con Raffaele Morelli
Claudia
Sto seguendo il corso con vivo interesse... è vero, l'ansia mi sta ricordando la mia natura ribelle che soffoco da un po'... Mai snaturarsi per avere più consensi. Grazie dottore per avermelo ricordato !L'ansia delle pulizie è a tutti gli effetti di una forma d'ansia acuta, nella quale si scarica un fortissimo bisogno di controllo. Di solito è un modo inconsapevole per impedire alle emozioni di emergere, o per gestire insicurezze radicate, o per sentirsi a posto con la coscienza: in questo caso l'ordine, ad esempio della casa, diventa per analogia un ordine morale, un senso di "pulizia interiore", e le geometrie con cui si risistemano le cose offrono l'idea di "rettitudine". In pratica la persona sta tenendo a bada qualcosa e al contempo sta mantenendo il suo equilibrio grazie a queste azioni rituali, che però hanno un prezzo alto: la mancanza di libertà nel vivere il proprio tempo e l'impossibilità di lasciarsi andare pienamente al relax, alle emozioni, ai cambiamenti.
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Più agiamo per rimuovere il disordine, più la dimensione del "caos" si farà strada dentro di noi in modi inaspettati: è quindi inutile cercare di fuggirla; molto meglio accoglierla e imparare a viverla un po' alla volta. Per prima cosa prestiamo attenzione ai seguenti segnali, che si affacciano nella vita di tutti i giorni. Testimoniano di una situazione psicologica particolare, che può trovare proprio nella ricerca spasmodica di ordine un suo tentativo di sfogo. Per ognuno, vi proponiamo una possibile via d'uscita più produttiva.