Muscoli tesi: quando sale lo stress, le fasce muscolari sono esposte a blocchi e strappi, ma esistono contromisure efficaci che puoi adottare subito quando hai i muscoli del collo tesi
“Mi sento teso”; “Non riesco a rilassarmi”; “Sono tutto contratto”. Tre frasi diverse che però descrivono la stessa realtà: lo stato di tensione muscolare, uno dei modi più frequenti ma anche più trascurati con cui lo stress si manifesta. Ma cosa provoca i muscoli tesi? Fin dalla nascita ognuno di noi associa alla contrazione dei muscoli la sensazione di pericolo e la conseguente istanza di autoprotezione e al rilasciamento il senso di sicurezza e di tranquillità. Perciò quando, anche da adulti, i muscoli di una o più zone del corpo sono tesi vuol dire che la persona, in modo a volte conscio a volte no, è in uno stato di ansia e quindi di allerta. Qualcosa dall’esterno la preoccupa, la fa sentire minacciata, la mette sotto pressione. A volte ciò è reale, a volte è la persona stessa che esagera nell’attribuire pericolosità e negatività a una situazione, ma il risultato è lo stesso.
Talora i muscoli tesi sono l'espressione di conflitti interiori, un tentativo di proteggersi da “nemici interni”: può rappresentare una difesa dalle emozioni e dagli istinti, dal piacere sessuale e dalla rabbia. Può essere il risultato dell’abitudine a non avere pause, a non mollare mai l’attività, fisica o anche solo mentale. In tutti i casi, soprattutto se prolungata nelle settimane o nei mesi, questo atteggiamento può creare problemi. Molti di noi lo sottovalutano, salvo poi cadere vittima di strappi e di blocchi muscolari, muscoli facciali tesi, muscoli del collo tesi, contratture alla spalla e così via. Risolverla è importante, sia perché previene altre patologie, sia perché, facendo risparmiare energia, aiuta a stare nel presente in modo più completo.
Le articolazioni del nostro corpo sono un miracolo di ingegneria bio-meccanic...
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