La rassegnazione porta alla depressione?
Depressione

La rassegnazione porta alla depressione?

Rassegnarsi a una situazione che non ci soddisfa per paura di cambiare può portare alla depressione; ecco come rompere il circolo vizioso

Il tran tran quotidiano apre le porte alla depressione

Si sentono tristi, da un bel po'. Sono consapevoli che qualcosa di importante manca nella loro vita. Ma non fanno niente. La loro strategia è invece quella di darsi un "contentino" ogni tanto, un piccolo sporadico premio o concessione che allevia per un po' la malinconia e che tiene precariamente a bada il loro costante malessere. Un premio che può essere, ad esempio, andare al cinema o fare una gita per chi non esce mai, o farsi un piccolo regalo per chi non si concede mai di prendersi veramente cura di sé.

I piccoli premi non servono

Bisogna comprendere che la "logica del contentino" è sbagliata. Così la depressione si fa cronica e negli anni può diventare ancora più intensa, predisponendo il corpo all'insorgenza di sintomi fisici. Il soggetto vive legato al ricordo dell'ultimo "piccolo premio" e nell'attesa della prossima "briciola di vita"; ma è un'esistenza angusta e grama. Il contentino mantiene in vita ciò che dovrebbe essere superato e lascia così la persona dentro il suo vecchio "io" obsoleto col risultato di cronicizzare il proprio stato di depressione.

Come superare questa depressione? Non accontentandosi mai

Anche il contesto familiare - spesso il partner - in molti casi spinge verso il contentino piuttosto che verso una soluzione, perché fa comodo che la persona non risolva la situazione e dispieghi le ali. Ma attenzione: le ondate di depressione arrivano proprio per rompere il solito schema e permettere alla persona di realizzare pienamente la sua unicità. La via allora è trovare il coraggio di non accontentarsi e chiedere qualcosa di più. Non è arroganza, ma un diritto naturale.

Cosa fare: prova a fare ora ciò che hai sempre rimandato

Occorre un'overdose di piacere

Il contentino che uno si concede, contiene un elemento vitale potenzialmente curativo della depressione ma è troppo sporadico per avere effetto. Aumentare di molto la frequenza di questi momenti, contravvenendo ai sensi di colpa e a eventuali rimproveri esterni, è la prima mossa per agire sulla mente, stimolandola a credere possibili dei cambiamenti più autentici e significativi.

Basta ascoltare gli altri

Negli anni hai abituato le persone che ti vivono accanto a vederti così. Ora nessuno si aspetta un cambiamento, e forse neanche lo spera perché si è creato un equilibrio. Ma se senti che è arrivato il momento di tornare a vivere, rinforza la tua consapevolezza, rendi legittima l'idea del darti di più, eventualmente con l'aiuto di una psicoterapia.

Fai qualcosa fuori dagli schemi

A una mente schiacciata dalla depressione non servono esperienze ordinarie (come il contentino), ma extra-ordinarie, fuori dal solito schema, affinché il nuovo - un nuovo che ti piaccia, ovviamente - amplifichi le tue manifestazioni vitali. Non si tratta di fare esperienze "estreme", ma solo di fare cose che avresti sempre voluto fare senza essertele mai concesse.

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