Quando l'ansia arriva da lontano
Ansia

Quando l'ansia arriva da lontano

Si tratta di una forma d’ansia che si manifesta entro sei mesi da un trauma molto intenso, spesso quando si crede di aver superato lo shock: come affrontarla

Accade alle persone che hanno vissuto o assistito a un evento che implicava la minaccia per la propria vita o quella di altre persone, come un grave incidente, una rapina, un’aggressione, un cataclisma naturale, a volte hanno visto morire qualcuno davanti ai propri occhi. Hanno dunque vissuto un evento capace di suscitare grande paura e sentimenti di impotenza o di orrore. Al momento e nei giorni successivi queste persone, pure un po’ scosse, sono andate avanti a fare la loro vita ma, dopo alcune settimane o mesi, il trauma si fa sentire in un modo molto intenso e pervasivo, che spaventa chi lo vive ma anche i suoi familiari.

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I ricordi tornano con forza e persistenza alla mente, in modo ossessivo; iniziano incubi relativi all’evento, talora compaiono dei flashback al risveglio, e forte disagio e reattività di fronte a situazioni che richiamano quel vissuto drammatico. Compaiono sintomi ad un tempo ansiosi e depressivi, cosa che rende difficile capire cosa di cosa si tratti.

Perché capita solo ad alcuni

Di fronte agli stessi eventi c’è chi sviluppa un trauma ritardato e chi invece no: ha brutti ricordi ma niente di più. Tale diversità è dovuta a vari fattori:

  • il contesto che la persona  stava vivendo;
  • a storia personale;
  • la capacità di elaborare ciò che accade;
  • la predisposizione individuale.

I sintomi ansiosi

Esprimono uno stato d’allerta come per l’imminenza di eventi orrendi o pericolosi

  • Difficoltà ad addormentarsi o risvegli precoci
  • Irritabilità marcata fino a scatti di collera
  • Difficoltà di concentrazione
  • Atteggiamento di ipercontrollo e di vigilanza
  • Esagerate risposte di allarme per eventi non significativi

I sintomi depressivi

  • Indicano un ripiegamento e una sfiducia in se stessi e nella vita.
  • Sforzi continui per evitare pensieri, sensazioni e conversazioni associate al trauma, ma anche luoghi, persone e situazione in analogia con esso.
  • Incapacità di ricordare aspetti importanti dell’evento traumatico
  • Netto calo degli interessi e della partecipazioni alle consuete attività, con un senso di distacco e di estraneità verso gli altri
  • Sensazione di non essere più capaci di amare
  • Riduzione delle aspettative sul futuro, ad esempio essere felici.

Cosa fare subito

  • Visite specialistiche Se ti accorgi di star male non aspettare, soprattutto se i ricordi si fanno ossessivi e il sonno è disturbato. Servono un approccio psichiatrico e uno psicoterapeutico e sono molto utili le sedute di gruppo. Attenzione: gli psicofarmaci da soli possono impedire l’elaborazione dell’evento.
  • Evitare stress negativi Alla larga da film ad alta tensione, horror, splatter, e da tutto ciò che può creare un’analogia con il trauma e l’idea di annientamento e raccapriccio. Almeno finché il problema non è risolto.
  • Urge il contatto con la natura Molto utili tutti i momenti e le attività a contatto con la natura: prati, piante, animali, panorami. La natura svolge un ruolo materno, accogliente, che riappacifica.
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