VIDEO Finalmente mi voglio bene!

La via del silenzio conduce all'autostima, mentre i continui dibattiti interiori logorano l'anima: se te ne liberi trovi il benessere

Vi presento il nuovo numero di Riza Psicosomatica: "Finalmente mi voglio bene!" Per farlo, parto da una costatazione: esiste un'abitudine consolidata e diffusa di parlare di se stessi, di raccontarsi, dirsi e dire continuamente agli altri ciò che ci turba. Contrariamente a quel che pensiamo, questo modo di vivere fa male all'anima. Qualche giorno fa, agli incontri di gruppo che conduco presso il Centro Riza di Milano, una signora, Anna, si è descritta così:

"Sono una donna molto tormentata. Continuo a dirmi che quel che sto facendo non funzionerà. Mi dico anche di aver sbagliato matrimonio: in questi anni ho avuto solo frustrazione, dolore e disistima. Ma come ho fatto a scegliere uno così? Non so che direzione prendere, anche sul lavoro..."

La via del silenzio

Mentre ci arrovelliamo nei dibattiti e nei ragionamenti, dimentichiamo di essere perennemente "seduti" dentro uno scrigno prezioso, un nucleo, che sta creando l'essere che siamo. Quando Carl Gustav Jung, affermava che dobbiamo essere all'altezza dell'anima, intendeva dire che, per farla agire al meglio, bisogna liberarla dai nostri ragionamenti, dai continui dibattiti interiori, che disturbano profondamente quel processo di auto costruzione che avviene nello scrigno, cioè nel profondo. Questo significa che, dovunque tu voglia andare, devi portare con te il carico delle tue contraddizioni, così come sono. Solo così possono cominciare a diradarsi.

Liberati dai volti vecchi di te

Esistono dei rami secchi psichici da potare: i soliti discorsi che fai a te stesso, le autocritiche, mentre il processo che ti crea come essere unico, con le tue caratteristiche, è silenzioso. La vera autostima è silenziosa, il vero piacere di stare con me stesso non viene dal pensiero o dal commento ma dal silenzio. Qualche giorno dopo l'incontro, Anna mi scrive una mail:

"Forse a seguito del nostro confronto, è accaduto un fatto nuovo dentro di me. Mentre prima mi facevo mille domande sui fatti accaduti nella mia vita, ora si è come formato dentro di me un vento liberatorio, uno stato d'animo che mi ha fatto accorgere che io non sono solo quella che continua a ragionare su se stessa, quella fa parte dei miei volti vecchi, che sono in contraddizione fra loro ma in realtà non esistono più."

Che cosa le avevo detto? Questo:

"Come puoi a 45 anni avere lo stesso problema con tuo marito di quando ne avevi 32 se non perché ritieni che tutta la tua vita ruoti solo attorno a quel rapporto? Perché non riesci a lasciarlo? Perché il lato vecchio di te, quello che lo ha sposato, continua a vivere. Che cosa devi fare? Nulla: prendere atto che non ce la fai, essere consapevole che quella parte vecchia di te, che si àncora a posizioni superate è lì, sempre lì..."

Domande nuove, risposte inaspettate

Vuoi stare bene con te stesso? Fatti una domanda nuova. Vedrai arrivare risposte inaspettate, benefiche. Dentro di te c'è qualcosa di impensabile, imprevedibile e quando questo accade il tuo sé ti ama come una donna ama il suo bambino, ti ama come un amante appassionato e produce l'energia per portarti alla tua isola del tesoro, dove i desideri, se non sono elucubrazioni della mente, si realizzano spontaneamente. Buona lettura!

Riza Psicosomatica è disponibile sia in edicola che sul nostro store online!

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