Paure, ansie e difetti sono una voce che vuole dirci qualcosa: impariamo ad ascoltarla
Voglio augurare a tutti buon anno presentando il primo numero del 2020 di Riza Psicosomatica, che trovate in edicola: un numero dedicato alla felicità, che troppo spesso viviamo come una corsa alla perfezione: più fai le cose giuste e più sarai felice. La felicità, invece, è uno stato autentico e spontaneo: sarebbe il nostro stato naturale, se solo la smettessimo di dirci come dobbiamo essere.
La storia di Michela, in questo senso, è illuminante. Durante una seduta mi spiegò di non riuscire a prendere sonno prima di aver accontentato tutti: figli, marito, amiche… Poco tempo dopo, però, Michela cominciò a soffrire di spaventosi attacchi d’ira, ai quali poi subentrò l’insonnia. Michela non accettava il lato aggressivo della sua personalità, ma l’aggressività riusciva comunque ad emergere attraverso la rabbia.
Sono contrario ai buoni propositi, ma se proprio bisogna trovarne uno per il nuovo anno è quello di imparare ad andare d’accordo con il nostro lato peggiore: quell’uomo o donna che sta dentro di noi e non si lascia confinare nei recinti in cui vorremmo ingabbiarlo. Paure, ansie e difetti sono una voce che vuole dirci qualcosa, nel 2020 impariamo ad ascoltarla. Buona lettura!
È il mensile di psicologia che aiuta a occuparsi di sé per vivere bene e migliorare la qualità delle nostre relazioni.