Raffaele Morelli: La luce nascosta nelle azioni manuali
L'aiuto pratico

Raffaele Morelli: La luce nascosta nelle azioni manuali

I veri cambiamenti, le vere guarigioni, avvengono grazie ad azioni semplici, capaci di farci uscire dal tempo e immergerci in un’atmosfera sognante: e le donne sono da sempre maestre di questa arte

Mi sono sempre chiesto in cosa consistessero le capacità terapeutiche delle azioni manuali, quelle azioni che appartengono soprattutto alle donne. Per Marianna il ricamo è l’unico momento di sollievo. Anche quando il disagio si fa intenso, quando il lamento sale, ricamare porta un miglioramento:

«Da diversi mesi sono chiusa in casa, depressa, mi sento in colpa, non riesco ad uscire, non ho un uomo da anni e non faccio sesso da un anno... Non vado neppure al mare, faccio solo la spesa e porto fuori il cane... Ma ho iniziato a fare tanti lavori a macramè! Mi aiutano a far passare il tempo… altrimenti starei davanti alla tv tutto il giorno! Mi è anche passato per la testa di aprire un laboratorio dove vendere i miei lavori, ma non saprei come fare... Quando mi sento sul fondo di un pozzo con pareti lisce che non potrò mai scalare per risalire, piango quasi ogni giorno, poi faccio i miei lavori a macramè, tende, borse, arazzi e mi sento meglio.»

L'immenso potere delle mani

Nelle azioni manuali accade “qualcosa” che appartiene ai regni più nascosti e più profondi dell’inconscio. A quasi tutti gli uomini i gesti creativi sembrano una perdita di tempo, mentre le donne si immergono con tutto il loro essere anche nelle azioni che sembrano più banali. Attuano una vera e propria cura. A una mia giovane collega, psicoterapeuta, la nonna diceva:

«Quando ti senti giù, quando senti un dolore forte nell’animo, mettiti a pulire la casa. Fallo come se fosse l’unica cosa che esiste. Vedrai che dopo un po’ non pensi più al tuo problema e ti senti libera nella testa.»

È difficile comprendere che siamo attraversati da continue azioni invisibili, sottili, che trasformano il nostro corpo, la nostra anima. Il nostro Io non lo vede, ma il mio lavoro mi ha insegnato che certe azioni manuali nascono già nell’infanzia. Così scrive Fabrizia:

«Quando ero bambina lavoravo in ogni modo pezzi di legno e alla fine creavo dei mattarelli. Sempre dei mattarelli. Passavo intere giornate vicino ad un muretto e sgrattavo il legno fino a farne un piccolo mattarello. Le racconto questo perché a volte penso che ciò che facevo da piccola potrebbe aiutarmi.»

Ogni cambiamento significativo non viene dal pensiero, ma dalle azioni semplici, che escono dal tempo reale e ci immergono in un’atmosfera sognante, come quando siamo completamente persi nelle cose che stiamo facendo, come i bambini quando giocano.

Rispetto alle piante, che possono crearsi dall’interno in un continuo susseguirsi di azioni che fanno di un seme una radice, una foglia, un ramo, un fiore, un germoglio, un frutto, noi abbiamo le mani... Sì, abbiamo le mani, che sono l’estensione materiale della possibilità di creare concessa al mondo umano. Sentite cosa dice Jeans Shinoda Bolen:

«Le mani rappresentano la competenza, la capacità di afferrare e trattenere ciò che per noi stessi rappresenta un valore. Le mani sono il mezzo attraverso il quale possiamo dar corpo ai nostri sentimenti più intimi e sensuali; le mani vengono usate per creare, confortare gli altri e guarire, le mani si sporcano quando ci gingilliamo con la terra o con i macchinari, o quando ci lasciamo coinvolgere in loschi affari; le mani maneggiano strumenti musicali, pennelli, arnesi da cucina, oggetti e armi; le mani ci proteggono, soddisfano curiosità, e rappresentano in vari modi l’estensione della nostra psiche nel mondo. Le mani hanno a che fare con l’autostima e con l’espressione personale, sia in senso reale che metaforico.»

Voglio riportare il caso di Gloria, in cui si vede tutta la portata terapeutica delle azioni manuali.

La creatività salva il cervello

In un solo libro, tutte le cose da fare per rigenerare la mente e il corpo. Scopri La creatività salva il cervello, disponibile solo sul nostro shop.

ACQUISTA ORA

La manualità sconfigge la cefalea

Gloria era una bambina che passava ore nel laboratorio del nonno a montare e smontare oggetti e ad aggiustare vecchie cose. Le piaceva da matti “trafficare con le mani” e dedicarsi a qualsiasi attività manuale. Oggi Gloria è una trentenne che punta tutto sulla razionalità: è responsabile dell’amministrazione di una azienda, un mondo fatto di numeri che lei padroneggia con meticolosità, rigore, precisione matematica. È ormai talmente abituata a lavorare solo di testa che vive il proprio corpo quasi come un’appendice fastidiosa, una fonte di problemi da cui stare lontana.

Sembra scorrere tutto naturalmente, tutto è sotto controllo, fino a quando non scoppia la cefalea, che prende violentemente il sopravvento. Compaiono quotidianamente dolori lancinanti che la riportano di prepotenza in contatto con il proprio corpo in un modo del tutto inaspettato. Nel giro di poche settimane diventa ipocondriaca, si sottopone a numerosi e differenti esami medici senza arrivare a nulla, fino al giorno in cui le ritornano in mente i bei momenti passati insieme a suo nonno a montare e smontare oggetti. Così scopre la sua vera passione, che non sono i numeri, ma le attività manuali ed emerge il suo sogno segreto, quello di aprire un agriturismo, dove poter dare sfogo in tutte le forme alla sua manualità creatrice, dal giardinaggio alla cucina, dalle riparazioni alle costruzioni.

La strada per spegnere la cefalea è già chiara: Gloria deve prendere coscienza del suo corpo, partendo dalle mani. Ogni giorno si chiede cosa hanno voglia di fare le sue mani e si concede alcuni momenti solo per loro. Poco alla volta la sua creatività torna protagonista delle sue giornate ed è come se mettesse a posto la sua vita. Così Gloria “ha ripreso in mano” la sua vita dando spazio al suo istinto, al suo talento, facendolo emergere e coltivandolo giorno dopo giorno.

raffaele morelli

Vuoi ricevere in anteprima gli articoli del dott. Morelli?

Iscriviti alla newsletter di Raffaele Morelli: ogni giovedì riceverai un articolo del dott. Morelli, da leggere comodamente nel corso del weekend.

ISCRIVITI ORA

Ricreare ogni volta il mondo

Nel racconto di Gloria emerge quanto la riscoperta delle mani la porti a un altro destino rispetto a quello che si era data sul piano lavorativo. Come se vi fosse nel “trafficare con le mani di Gloria” una luce nascosta, un sapere invisibile che poteva manifestarsi nelle azioni concrete, mai nei pensieri o nei ragionamenti. Il grande pittore Johannes Vermeer è stato il maestro delle “azioni minime”, quelle capacità che ci fanno creare ogni volta il mondo come se fossimo il Demiurgo. Per Vermeer le azioni pratiche sono delle donne e nei suoi dipinti le immortala nell’attimo, nell’istante, in cui stanno agendo, avvolgendole di luce. Così ne parla Pietro Citati:

«Una ragazza versa il latte, un’altra cuce un merletto. Diverse scrivono lettere: azioni minime, che ci permettono di cogliere la pienezza assoluta dell’attimo.»

Ogni volta che una donna crea, dalla cucina, al ricamo, allo scrivere, al bagnare i fiori, una luce profonda, magica, misteriosa, sembra diffondersi intorno a noi. Ancora Citati:

«Non c’è soltanto la luce che viene dal sole; ce n’è un’altra, anche più possente, nascosta dentro le cose, che basta un raggio a risvegliare.»

C’è un grande silenzio nelle azioni femminili, come nel bagno, nel trucco, c’è uno stato di contemplazione, di assenza, di altrove: quando le donne creano con le mani sono irraggiungibili.

Vuoi raccontarci la tua esperienza, i tuoi dubbi, i tuoi successi? Manda una mail a raffaele.morelli@riza.it

raffaele morelli
Psichiatra e Psicoterapeuta. Fondatore e Presidente dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, Direttore responsabile delle riviste Riza Psicosomatica, Dimagrire, MenteCorpo.
TAG
VMRIZANATIVESPONSORED
APPROFONDISCI
Libera la creatività in vacanza
Libera la creatività in vacanza

Test psicologici, mandala da colorare, consigli, esercizi e frasi utili per valorizzare i tuoi lati nascosti

CONSIGLIATO PER TE
La creatività ti salva il cervello
La creatività ti salva il cervello
E ti migliora la vita
Iscriviti alla newsletter RIZA e ricevi notizie e suggerimenti per prenderti cura di te!
Test della settimana
Test della settimana
Quanto sei ansioso?