La mente “spacca il capello in quattro” e ti imprigiona in percorsi tortuosi senza via d’uscita: liberati delle sue catene e avrai la felicità che meriti
Un antico racconto narra di un Rabbino a cui toccò di valutare una contesa tra due avversari. Inizia a parlare il primo, e quando ha finito il Rabbino sentenzia: "Hai ragione ". Poi parla il secondo, che esprime ragioni opposte, e il Rabbino alla fine dice: "Hai ragione". Uno dei presenti, stupito accusa il Rabbino di essersi contraddetto. Questi lo ascolta e alla fine dice: "Hai ragione anche tu". Confucio, riprendendo l’antica sapienza taoista sosteneva: il saggio non ha idee. Significa che solo quando la mente è libera da convinzioni su ciò che è bene o male, giusto o sbagliato, quando è aperta, solo allora smette di fare da filtro nei confronti del mondo interiore e dell’energia vitale, che lasciati liberi sanno sempre cosa è bene e cosa no. I nostri modelli mentali chiudono la mente in percorsi troppo stretti. Devo essere una brava mamma, devo avere successo, devo diventare migliore. In che modo? Adeguandomi al “modello standard”, restando dentro i binari. Qualsiasi novità e imprevisto scatena dubbi e ansie. Questo non solo distrugge la forza di volontà, che vuole portarci dove vuole lei, non dove vogliamo noi, ma ci assoggetta al giudizio altrui e riempie la mente di sensi di colpa.
Solo così capisci qual è la tua strada
I pareri che chiediamo agli altri o che costruiamo noi stessi su ciò che abbiamo fatto sono l’altra faccia del senso di colpa e affiorano quando ci sentiamo in difetto rispetto a un modello dominante. "Avrò fatto bene? Sono stato abbastanza bravo? Era proprio quella la cosa da fare o ce n’erano di migliori? Cosa devo scegliere per non sbagliare: quello che dice mia mamma o quello che consiglia la mia amica? Oddio, e se avessi sbagliato tutto?". Questi non sono dubbi utili: la testa si affolla di pensieri, prefigura ciò che può accadere, escogita scappatoie... Tutto questo lavorio ci allontana dalla naturalezza, bloccandoci.
Vuoi star bene? Stai lontano dai conformismi
Impariamo dai grandi saggi: il tuo parere, la tua convinzione, il tuo ideale, cui magari ti attacchi pensando che sia una parte irrinunciabile della tua identità, è solo una scorza superficiale. Il “tuo parere” è sempre un riverbero del passato, un riflesso di pareri altrui, l’effetto di un modello collettivo in cui sei immerso. Considerarlo va bene, farsene dominare è pericoloso. Dai sempre meno importanza alle opinioni e ai giudizi, persino ai tuoi! Osserva le cose senza giudicarle, senza fare commenti: diventi più libero di fare spazio alla tua vera volontà.
"Non so cosa fare. Prima mi dico: lo odio, devo lasciarlo. Passa un’ora e mi convinco che lo amo. Più ci penso e meno ne vengo a capo". Giusy è andata nel pallone: la tengono in scacco i dubbi sul fidanzato, che le piace ma che non è come lei vorrebbe. Quando ti contraddici e arriva il caos, se resisti e cerchi di decidere è peggio. Il caos sopraggiunge proprio per spazzare via le tue convinzioni, la contraddizione è un regalo dell’anima. Nel momento in cui accetti il contrasto e la presenza di entrambi i lati, puoi fare un grande passo in avanti sulla tua strada. L’equilibrio presuppone proprio gli opposti. Se non stai da una parte o dall’altra, come fanno tutti, incominci a trovare il tuo baricentro. A occhi chiusi visualizza una delle due alternative come se l’avessi in una mano, poi fai lo stesso con l’altra. Non decidere, osservale. Sono entrambe parte di te. Così apri la porta a una consapevolezza diversa e più profonda che ti indicherà la vera soluzione.