Gli attacchi di panico sono un disagio psicologico che si manifesta sotto forma di improvvise "esplosioni" di paura, terrore e angoscia, che si presentano nella vita della persona colpita con una cadenza via via più frequente. La caratteristica principale di chi soffre di attacchi di panico è quello di interpretare uno stile di vita fasullo, non suo, per quieto vivere, per abitudine, per paura, ingabbiando così i suoi istinti e con essi la propria energia vitale. Per molte ragioni, soprattuto storiche e culturali, capita spesso che siano proprio le donne a reprimere maggiormente la propria istintualità e a rischiare quindi di diventare le vittime designate di questo disagio: secondo le statistiche più aggiornate sulla sua diffusione, le donne sarebbero colpite dagli attacchi di panico in percentuale sensibilmente maggiore rispetto agli uomini: 2/3 contro 1/3.
LEGGI ANCHEAttacchi di panico: ti salvano le immagini
I cinque profili delle donne a rischio di attacchi panico
Ecco i tipi psicologici, ovvero l'insieme di tratti della personalità che a lungo andare possono scatenare nelle donne gli attacchi di panico.
- La sottomessa. Apparentemente può sembrare una donna iperattiva, ma in realtà subisce passivamente la vita: le difficoltà come i momenti piacevoli. La sua individualità è sepolta sotto la massa dei doveri, delle incombenze, delle priorità
- La "santa". Di fronte a una discussione, a un litigio, a un attrito con i colleghi, il marito o i figli, tende a lasciar correre, trincerandosi spesso dietro la parola magica: il perdono. In questo modo dentro di lei si accumula un'energia repressa, una tensione inespressa che faticherà sempre più a liberare, fino all'esplodere degli attacchi di panico
- La diplomatica. Per lei non ci sono problemi, ma solo opportunità. Crede nel dialogo e nel confronto come modalità per la risoluzione delle difficoltà. Spesso la troppa mediazione la porta a ritardare decisioni e scelte allontanandola da ciò che vuole davvero
- La paurosa. Passa la vita evitando che le cose accadano, perché la sua priorità è di preservarsi dalla sofferenza; così facendo costruisce un'armatura attorno a sé che le impedisce di vivere appieno
- La ribelle. Ha scelto lo stile di vita della rivoluzionaria, ma dentro di se non ha né l'autonomia, né la sicurezza. Dice di no a tutto, anche quando non serve. È spesso spigolosa e trasforma sempre l'interlocutore in un avversario
LEGGI ANCHEAttacchi di panico: chi è più predisposto
Vivere pienamente azzera gli attacchi di panico
Prevenire l'insorgenza degli attacchi di panico è possibile abituandosi a non "comprimere" la propria energia vitale, i propri desideri o stati d'animo, ma usandoli per "fecondare" la propria giornata. "Essere se stessi" è la vera ricetta anti-attacchi di panico. Ecco qualche suggerimento per mettersi sulla buona strada.
- Esprimi tutta la contrarietà quando la senti. Se lo fai, fallo in modo completo, non parziale. Il senso della misura qui serve per non offendere.
- Cerca spazi solo per te. Ogni giorno ricordati di dedicare almeno mezz'ora a un'attività che ti piace e che ti appassiona.
- Ridi in modo pieno. Non trattenerti, non coprirti la bocca con la mano, non ridere in silenzio o a bocca chiusa.
- Non interrompere lo svago. Quando ti stai divertendo non acconsentire a interruzioni per cause superficiali.
- Dai voce al piacere. Mentre fai l'amore non trattenere, se ne senti l'esigenza, l'espressione vocale del piacere.
- Beneficia di un aiuto. Quando chiedi un aiuto e ti viene dato, accettalo senza riserve, senza scusarti e senza sentirti in colpa.