Se cerchi la perfezione trovi l’ansia
Ansia

Se cerchi la perfezione trovi l’ansia

Identificandosi in un solo ruolo, la paura di non essere adeguati diventa insostenibile e l'ansia arriva solo per equilibrarci: attente, vale anche per le mamme!

Marika, giovane madre di due bambini, scrive alla redazione di Riza Psicosomatica per trovare una soluzione alla sua situazione, che neanche l’analisi ha saputo risolvere. “Ho 26 anni, sono sposata e madre di due bambini di 8 e 2 anni. Vi scrivo perché da qualche mese soffro di un'ansia molto acuta. Il mio disagio è talmente forte che si riversa anche sul corpo: ho continui dolori, soprattutto allo stomaco e all’intestino, e la stanchezza non mi dà tregua. Sentendomi così non riesco a stare dietro ai miei figli e più mi fanno penare con i loro capricci, più i miei disturbi si aggravano, in un circolo vizioso.

Da giorni mi alzo totalmente demotivata, chiedendomi come farò ad affrontare la giornata e a crescere i miei bambini. Ho anche intrapreso un percorso di analisi per risolvere questa situazione, ma lo psicologo continua a parlarmi della rabbia che nutrivo verso i miei genitori. So che così non andrò da nessuna parte e comincio a sentirmi limitata anche nei compiti quotidiani. Ho già passato momenti come questi nella mia vita (mio marito dice in corrispondenza delle gravidanze), ma chissà come ne sono uscita. Adesso però non ci riesco più…”

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L’ansia di essere una madre perfetta

Quello che colpisce di più del racconto della nostra lettrice è la sua totale identificazione nel ruolo di madre. Marika è diventata mamma per la prima volta molto giovane e questo, soprattutto oggi, non è una cosa facile. Le pressioni e le responsabilità che hanno pesato su quella che all'epoca era solo una ragazza, sembrano aver trasformato la comprensibile preoccupazione di crescere adeguatamente i propri figli in una sorta di ansia da prestazione. Non è un caso quindi che il marito le ricordi la concomitanza tra disagio e gravidanze. L'ansia di non saper assolvere il proprio compito di madre ha finito ben presto per fagocitare ogni aspetto della vita di Marika, tanto che nella sua e mail non si parla di lavoro o di qualche particolare interesse o passione: tutto ruota attorno ai figli. Non avendo quindi nessuna valvola di sfogo, l’ansia ha finito per coinvolgere anche il corpo, fatto molto comune in questo tipo di disturbo.

Ritrova l'istinto materno e affidati solo a lui

È nel circolo vizioso di cui parla Marika che si nasconde la chiave per comprendere quello che le sta succedendo. L'ansia di Marika, se superficialmente esprime la paura di non essere adeguata, nel profondo veicola un importante messaggio dell'anima: per essere madre non bisogna ricercare un modello di perfezione che non esiste, ma affidarsi al proprio istinto….materno!

Perché non c’è un modo di essere madre, ce ne sono tanti, ognuno portatore della sua particolarità. Ecco il perché del circolo vizioso che imprigiona Marika: trascurandolo, il messaggio dell'anima si rafforza e cerca di arrivare alla coscienza in modo sempre più deciso, a costo di quotidiane crisi d'ansia. In quest'ottica, non le può giovare un percorso psicologico che cerca nel passato e nel rapporto con i genitori la causa del malessere di oggi.

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Dai più spazio a te stessa e l'ansia passerà

Non solo: l’anima ricorda a Marika che non è solo madre, è ANCHE madre. Ci sono tanti altri aspetti di lei, ancora sconosciuti, che meritano di essere scoperti e coltivati. Se saprà dar voce anche a questi aspetti Marika potrà allora smettere di vedere la maternità come l’unico terreno su cui poter dimostrare la propria femminilità e cominciare a viverla con serenità. Solo così, l'ansia diventerà presto un ricordo.

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