Si tratta di un’eventualità meno frequente che in inverno ma comunque possibile, dovuta di solito o ad un colpo di sole o a un virus: ecco come intervenire
La febbre in estate compare nei bambini all’improvviso, con picchi di 39° di temperatura e spesso colpisce i più piccoli perché più delicati. Le cause che scatenano questo disturbo sono principalmente due: il clima e i virus. Scopriamo come comportarci e quali sono i rimedi naturali più utili in questi casi.
La febbre “climatica”
Si manifesta come conseguenza in seguito a insolazioni o colpi di calore ed è legata a una lunga e a volte poco prudente esposizione diretta dei bimbi al sole o quando questi soggiornano in ambienti chiusi e surriscaldati, per esempio in automobile. I bambini piccoli e i neonati sono più a rischio poiché non sono in grado di provvedere da soli a prendere le opportune precauzioni, come tornare all’ombra, bere, rinfrescarsi, e si disidratano più facilmente. In questi casi la febbre, mai troppo alta, è dovuta alla disidratazione ed è accompagnata da altri segnali.
Cosa fare
- Per prima cosa, bisogna portare subito il bimbo in un luogo ombroso, ventilato e fresco.
- Se la temperatura corporea è alta, si possono applicare spugnature o impacchi di acqua a temperatura ambiente (non fredda) su tempie, collo, inguine, ascelle: questo aiuta a disperdere il calore corporeo.
-Somministrargli liquidi a temperatura ambiente (né caldi né troppo freddi) arricchiti con
sali e zucchero (acqua o tè con limone e zuccheri, succhi ecc.).
Cosa non fare
Non somministrare subito farmaci antipiretici, soprattutto se la temperatura non è alta (cioè se non supera i 38-38,5°). Questo intervento ridurrebbe la capacità difensiva dell’organismo e lo stato di malessere si trascinerebbe più a lungo nel tempo. Inoltre, se la febbre è dovuta a disidratazione, l’antipiretico, provocando una maggiore sudorazione, rischia di aggravare il quadro.
Come “schivarle”
- Evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata (ore 11-16). Evitarla, comunque e sempre, ai bambini piccoli e neonati.
- Assumere frequentemente liquidi, preferibilmente acqua naturale, non fredda.
- Fare sempre indossare un cappellino per proteggere bene la testa.
Il rimedio omeopatico preventivo
Per prevenire la disidratazione dovuta alla febbre è utile Natrum muriaticum (rimedio omeopatico mutuato dal sale marino) 9CH, 3 granuli per 4 volte al giorno. Si consiglia di iniziare ad assumerlo una settimana prima del soggiorno in località molto calde e proseguire durante tutta la vacanza.
Quando le febbri sono infettive
Per le forme gastrointestinali è fondamentale la reidratazione dei piccoli poich la diarrea, il vomito e la febbre tutte insieme disidratano il bimbo piccolo molto rapidamente. In caso di vomito la somministrazione di liquidi (sempre arricchiti con sali e zuccheri: tè zuccherato con limone) va comunque effettuata a piccole dosi, ma frequenti (un cucchiaino ogni 3-5 minuti).
Gli antipiretici naturali, sempre utili
Le piante antifebbre che agiscono in modo più dolce, senza effetti collaterali, e sono utili soprattutto nel caso in cui questi disturbi siano improvvisi, sia in caso di febbre di origine climatica (insolazione) sia per quelle di origine infettiva.
Se la pelle è secca e il bimbo ha sete
Aconitum napellus: èindicato in caso di febbre da insolazione con pelle arrossata, calda e secca e sete intensa, eventualmente associata a irrequietezza.
Posologia: 9 ch, 3 granuli ogni 15 minuti; distanziare poi l’assunzione in base al miglioramento dei sintomi.
Se prevale la sudorazione
Belladonna da utilizzare in presenza di cefalea pulsante, viso congestionato, rosso, ricoperto di
sudore abbondante.
Posologia: 9 ch, 3 granuli ogni 10 minuti.
Per ogni somministrazione omeopatica, si suggerisce un consulto presso uno specialista