Cosa fare per non ingrassare a Natale
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Cosa fare per non ingrassare a Natale

Con questi piccoli accorgimenti da utilizzare prima e dopo i pasti riuscirai a neutralizzare con successo ogni minaccia alla tua linea

I dolci delle feste cominciano a circolare con largo anticipo, le tentazioni culinarie si moltiplicano e poi arrivano pranzi, aperitivi, cene e brindisi; insomma, ogni scambio di auguri fa alzare il rischio di mettere su peso! Non è utile però evitare ogni occasione di convivialità: negarsi il bello di questo periodo dell’anno può far soltanto aumentare il desiderio di trasgredire. È invece saggio prepararsi con una vera e propria strategia che riduca al minimo la possibilità di ingrassare. L’importante è pianificare, in modo da affrontare ogni situazione di “pericolo” con il giusto approccio (anche mentale). Alcuni consigli sono “evergreen”, come precedere i pasti con un pinzimonio di verdure fresche e non scegliere gli antipasti in cui la maionese è il primo ingrediente; altri invece sono più mirati e aiuteranno a non avere brutte sorprese quando si sale sulla bilancia dopo le feste.

Ecco quindi le situazioni più ricorrenti in cui possiamo trovarci nel periodo natalizio e come agire di conseguenza.

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Panettone in ufficio? Accompagnalo col caffè verde

Per farsi gli auguri non c’è niente di meglio che tagliare una fetta di panettone o di pandoro, anche in ufficio. Se c’è la possibilità preferisci il pandoro: una fetta si aggira intorno alle 280 calorie, mentre quella del panettone arriva fino a 365 calorie, ed evita le salse di accompagnamento. Metà fetta sarebbe sufficiente a rappresentare una merenda sostanziosa. Per contrastare subito le calorie assunte, anziché un normale caffè, bevi una tazza di caffè verde, che ha un’azione stimolante sul metabolismo. Lo puoi trovare anche in comode bustine, da lasciare in infusione in acqua calda per 5-6 minuti. Evita di dolcificare o al massimo utilizza della stevia.

Dopo un aperitivo con i colleghi bevi il tè di Giava

Un aperitivo per festeggiare con i colleghi di lavoro è l’occasione in cui si rischia di fare il piano di grassi, ma soprattutto di sale: patatine, olive, salatini, salumi (che sono anche il “piatto forte” degli antipasti all’italiana). Sono sufficienti tre o quattro fette di prosciutto crudo o bresaola per esaurire la quantità di sodio necessaria per tutte le 24 ore. E la capacità di far trattenere liquidi, caratteristica tipica del sodio, può acuire una tendenza alla ritenzione idrica e rendere più accentuata la cellulite. Ma come espellere questo di sodio? Ci aiuta il tè di Giava, conosciuto anche con il nome di orthosiphon. Originaria del Sud-Est asiatico, questa bevanda favorisce l’eliminazione del sodio, con un’azione diuretica e depurativa praticamente immediata. Preparane una tazza una volta a casa, dopo l’aperitivo, ponendo un cucchiaino di foglie secche in 150 ml di acqua bollente. Lascia in infusione 5 minuti, filtra e bevi. Puoi berne ancora due tazze il giorno seguente, per favorire ulteriormente il drenaggio e l’eliminazione del sale.

Pranzo impegnativo? Ti aiuta un alga del Nord

Una delle caratteristiche dei pranzi delle feste è quella di essere multi-portata: antipasti misti, primi, secondi, dessert, l’immancabile panettone (o pandoro) e al tutto si aggiungono gli alcolici. È proprio la quantità a rappresentare il problema. Se il piatto unico fa risparmiare in media il 20% di calorie, qui il conteggio vola verso l’alto. Un solo cenone, come affermano i nutrizionisti, può andare ben oltre il fabbisogno di un’intera giornata, arrivando anche alle 3000 calorie a persona. Un piccolo trucco per ridurre la quantità di zuccheri e grassi che si assorbono durante pranzi e cenoni, è quello di assumere una capsula di ascophyllum. Si tratta di un’alga norvegese sulla quale sono stati condotti numerosi studi, i quali hanno mostrato come sia effettivamente utile per limitare l’assorbimento dei carboidrati ingeriti e regolare il metabolismo dei grassi. Inoltre quest’alga contiene sostanze come fucodiani, fluorotannini e polifenoli, che aiutano a ridurre l’indice di massa corporea, favorendo la perdita di peso.

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La lasagna pesa? Al pasto successivo mangia una vellutata di cavolfiore

La lasagna della mamma è difficile da rifiutare, anche se si è a dieta. Ma l’insieme di pasta all’uovo, besciamella e ragù di carne la rende davvero pericolosa per la linea. Nel pasto successivo corri ai ripari con una delle verdure depurative e primo fra tutte troviamo il cavolfiore. Questo ortaggio contiene composti solforati e glucosinolati, che aiutano il fegato a produrre gli enzimi di cui ha bisogno per digerire i grassi presenti della lasagna. È sufficiente lessare il cavolfiore insieme a una zucchina e a tre/quattro tocchetti di patata americana (ricca di fibre ma a basso indice glicemico), dopodiché condisci con un cucchiaino di olio extravergine di oliva e un pizzico di peperoncino, che stimola il metabolismo.

Secondi ricchi di grasso: metti la frutta nel contorno

Anatra, tacchino, arrosti... Anche i secondi piatti possono rappresentare una minaccia per la linea. Vengono infatti cucinati in modo tutt’altro che light, con ripieni calorici e condimenti ricchi di grassi saturi. Una piccola porzione è concessa, ma fai in modo che ad accompagnarla, anziché le tradizionali patate arrosto, vi sia un contorno di verdura cruda, come l’insalata amara, che aiuta l’organismo a eliminare i grassi saturi della pietanza. In particolare, per avere un effetto ancor più depurativo, è utilissimo aggiungere la frutta al contorno. Ad esempio il mango, pur essendo un frutto zuccherino, è ricco di antiossidanti e potassio, esattamente quello che serve per contrastare l’ossidazione dei grassi presenti nel cibo. Se il secondo è a base di carne lavorata (come cotechini e zamponi), è bene contrastare subito l’azione negativa di nitriti e nitrati che, oltre a non far bene alla salute, hanno un impatto negativo sul metabolismo. Ottimi anche i chicchi di melagrana, i quali contengono vitamina C e hanno un’azione antiossidante. Puoi fare un’insalata di sola frutta, con arance, mango e melagrana, accompagnando il pasto con succo di pompelmo in acqua: l’acido galatturonico di questo frutto contrasterà l’eccesso di lipidi nel pasto.

Se alla sera ceni fuori, a colazione... avocado!

In agenda c’è l’invito ad una cena per le 20.30. Può essere la cena con le amiche o la pizza insieme alle compagne del corso di yoga, ma qualunque occasione sia, si sa già che le calorie serali saranno più del solito. Per cui spesso si cerca di arrivare fino a sera mangiando poco o nulla nel corso della giornata, ma in realtà questa non è una buona idea: il rischio è quello di essere tanto affamati da abbuffarsi a cena! Quindi è meglio iniziare a pensarci dal mattino: a colazione preparati un toast con pane integrale, mezzo avocado e un uovo; questo è un vero e proprio pasto e consentirà di alleggerire il pranzo, nel quale basterà mangiare un’insalatona con delle fette di tacchino al forno (100 g) e una galletta di riso. Puoi ripetere la colazione a base di avocado anche il giorno dopo, mantenendo leggermente più basse del solito le calorie di pranzo e cena: in questo modo, già a distanza di 24 ore, avrai neutralizzato l’effetto ingrassante della cena al ristorante.

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