Se gli adolescenti vogliono il capo firmato
Magliette, jeans, zaino: che bisogno c'è che siano griffati? Costano uno sproposito e passano subito di moda. Eppure durante l'adolescenza i ragazzi li vogliono per dire: «Faccio parte del gruppo». L'unica soluzione è aiutarli a trovare nel tempo una loro identità lontano dalle mode. L'adolescenza è un'età piena di sbalzi di umore repentini e di recriminazioni difficili da gestire. Per mettere pace i genitori provano talvolta a concedere qualcosa. E una delle concessioni più frequenti è quella del capo griffato che pare diventato indispensabile. Scarpe, magliette, orologi, lettori mp3, videogiochi, motorini: se non sono di una certa marca, per gli adolescenti è come non averli. I costi diventano difficili da controllare e chi non ha le possibilità economiche si ritrova in serie difficoltà ed è costretto a tagliare le spese superflue. Come comportarsi allora? Dobbiamo consentirgli di conformarsi agli altri o piuttosto aiutarlo a trovare la sua identità lontano dalle mode?
In adolescenza trovare il suo stile significa aderire a quello di un gruppo
La costruzione dell'identità personale in adolescenza comincia con l'identificazione in un gruppo di coetanei. Solo dopo esserne diventati membri a tutti gli effetti, è possibile il passo successivo, che è quello di trovare la propria identità in modo più originale. In adolerscenza negare assolutamente ai ragazzi di avere gli elementi distintivi e caratterizzanti del gruppo cui hanno scelto di appartenere non può che suscitare reazioni infuocate, perché questa è una battaglia che fa parte della crescita, a cui dedicano molte energie. Le motivazioni di buon senso che un genitore porta per non concedere l'ultimo modello di cellulare o la maglietta firmata, proponendo alternative più economiche, non tengono conto del fatto che il possesso di quell'oggetto non equivale per loro al capriccio di seguire la moda. I ragazzi durante l'adolescenza ne hanno bisogno per rendere evidente un'appartenenza: non averlo significa essere tagliati fuori. Occorre quindi una strategia no fatta di semplici argomentazioni, ma di azioni e di piccole regole.
Aiuta tuo figlio in adolescenza a trovare un "marchio" solo suo
Ecco alcuni consigli pratici su come comportarsi per supportare il proprio figlio in adolescenza nella costruzione di una propria identità personale non cedendo a tutte le richieste che possono essere eccessive.
- Se le richieste sono tante chiedetegli di compilare una lista, mettendo al primo posto quello che desidera di più: imparerà a darsi delle priorità e a non disperarsi se un oggetto non arriverà. Non abituatelo a ricevere sempre e comunque. L'attesa ha un suo piacere che i ragazzi, coperti di regali tutto l'anno, hanno perso.
- Se una griffe è proprio "indispensabile", desiderata al massimo perché "ce l'hanno tutti", concedete un capo. Non è necessario che quel capo riempia l'armadio.
- Un lavoretto extra nel tempo libero o un aiuto speciale in casa, gli permettono di guadagnare piccole somme da destinare ai suoi sfizi. Comincerà a capire il valore economico delle cose e avrà la soddisfazione di esserci arrivato con le sue forze.
- In molte città esistono negozi che vendono capi e oggetti della stagione precedente. Proponetegli di portare lì le sue vecchie magliette, i jeans, i videogame e i cd: non servirà tanto a fargli raccogliere quattro spiccioli, ma a capire quanto quelle cose carissime, nel giro di pochi mesi, non valgano nulla.