Artiglio del diavolo: proprietà, principi attivi ed utilizzi
Erbe e fitoterapia

Artiglio del diavolo: proprietà, principi attivi ed utilizzi

Grazie alla sua azione, simile al cortisone, l'artiglio del diavolo è un valido aiuto per sconfiggere infiammazione e dolori, aiutando l’apparato muscoloscheletrico a riprendere l’attività fisica dopo il periodo invernale.

Con la bella stagione si risveglia il desiderio di stare all’aria aperta e di fare attività fisica. Eppure, da sportivi e non, è facile andare incontro a piccoli traumi e dolori che frenano le buone intenzioni. L’artiglio del diavolo è un ottimo rimedio da utilizzare quando i muscoli riprendono l’allenamento dopo un periodo di inattività per far fronte, in modo naturale, a contusioni, strappi e sciatalgie (i dolori dovuti all’infiammazione del nervo sciatico).

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Artiglio del diavolo proprietà

L’artiglio del diavolo (Harphagophytum procumbens) è una pianta originaria dell’Africa del Sud ed è utilizzata tradizionalmente nella medicina africana da Boscimani, Ottentotti e Bantu per curare le ferite e lenire i dolori articolari. Deve il suo nome agli uncini che spuntano dai frutti, che possono rappresentare una pericolosa trappola per i piccoli animali di passaggio. Giunge in Europa agli inizi del Novecento e qui ne viene confermata l’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antireumatica e spasmolitica, specialmente a livello muscolare e articolare. Inoltre, stimola la digestione, riduce l’assorbimento del colesterolo e aiuta nella fase premestruale facilitando lo sfaldamento dell’endometrio e calmando i dolori.

I principi attivi dell'artiglio del diavolo

Queste proprietà sono dovute a particolari sostanze presenti nel suo fitocomplesso: in particolare, i fitosteroli (beta-sitosterolo) ovvero dei composti vegetali che manifestano un’azione antinfiammatoria simile al cortisone e l’arpagosite, un monoterpene che ha dimostrato di contrastare la formazione di alcuni mediatori dell’infiammazione (prostaglandine e ossido nitrico), responsabili di dolore e gonfiore.

Come si utilizza l'artiglio del diavolo

Sono le radici secondarie dell’artiglio del diavolo, che possono raggiungere il peso di ben 600 grammi, ad essere raccolte, sminuzzate e trattate per ottenere le diverse formulazioni. Tradizionalmente applicata in crema, si può assumere allo stesso tempo anche in estratto secco e tintura madre per potenziarne l’azione.

Artiglio del diavolo crema gel o unguento

L’artiglio del diavolo in crema è forse la formulazione più conosciuta e utilizzata; oggi è affiancata da gel e unguenti, a seconda delle preferenze. Svolge un’azione topica e localizzata sulle parti infiammate o dolenti. In generale, contiene una concentrazione del 10% circa di principio attivo. Ottima per i massaggi defatiganti dopo l’attività sportiva e in tutti i casi di piccoli traumi, va applicata almeno due volte a giorno.

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Estratto secco

Si tratta della formulazione pronta, in capsule o compresse, ottima per nevralgie e dolori articolari che si può continuare finché la sintomatologia infiammatoria non scompare. Ottimo per il contrastare il dolore muscolare, la posologia classica con cui si assume l’estratto secco di artiglio del diavolo è in capsule da 300 mg, 2-3 compresse a stomaco pieno per 10-15 giorni al mese, da ripetere il mese successivo se il dolore non passa.

Tintura madre

Si usa in alternativa a capsule o compresse e si può abbinare alle precedenti formulazioni locali per un’azione più estesa. La tintura madre di artiglio del diavolo si assume allungata in poca acqua: 30 gocce due volte al giorno.

Decotto o infuso

L’artiglio del diavolo in infuso e decotto è adatto per contrastare emicrania, dolori mestruali e facilitare la digestione.

  • Per ottenere l’infuso si lascia riposare per qualche minuto un cucchiaio raso di radice in polvere in una tazza di acqua bollente, da bere due volte al giorno
  • Per preparare il decotto bastano uno o due cucchiaini di radice sminuzzata per una tazza di acqua bollente, da lasciare in infusione per almeno 5 ore. La bevanda ottenuta si assume due o tre volte al giorno

Artiglio del davolo controindicazioni

L’azione dell’artiglio del diavolo, completamente naturale e priva di tossicità, anche per lo stomaco, lo rende utilizzabile per un tempo prolungato. Gli effetti si manifestano dopo una settimana ed è preferibile assumere il rimedio in modo ciclico in quanto, oltre i due mesi continuativi, può dare assuefazione e perdere la sua efficacia. Si possono manifestare reazioni locali di tipo allergico, generalmente di rossore sulla pelle, che spariscono sospendendo l’applicazione. Può interferire con alcune classi di farmaci: antinfiammatori cortisonici e non steroidei, anticoagulanti, antiaritmici. È sconsigliato in caso di diabete, ipertensione, reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera, gravidanza e allattamento. In ogni caso è consigliabile consultare il proprio medico di base.

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