Realizzarsi è sempre possibile
Tu | fiducia in se stessi

Realizzarsi è sempre possibile

Sentirsi soddisfatti nella vita è il primo desiderio di tutti: per farlo occorre saper stare nel presente, il solo “tempo” in grado di dar forza ai progetti

Va riconosciuto perché è un fenomeno evidente: nella cosiddetta “civiltà del benessere” molti fanno un lavoro di ripiego, e non sono pochi a rivelare in psicoterapia di considerare un ripiego tutta la propria vita. Esiste un insoddisfazione diffusa e sintomatica. Ma è reale? O meglio, è giustificata? La vita e il lavoro sono davvero così tremendi e frustranti oppure c’è dell’altro? Una cosa è certa: se da un lato lo stress professionale e familiare non è mai stato tanto elevato, dall’altro i modelli secondo i quali oggi ci si sente “realizzati” non favoriscono certo la felicità. Anzi, spesso la realizzazione esteriore - quando viene raggiunta -non corrisponde a un appagamento interiore, e scava dentro un profondo vuoto di senso che è alla radice di molte depressioni.

 

Il problema? I modelli sbagliati 

 

Questi modelli sono di stupefacente grossolanità: Basta prenderne tre a caso: “La donna che lavora è più realizzata della casalinga”; “L’uomo che ha un ruolo di potere è più realizzato di chi è subordinato”; “La coppia con figli è più completa di una che non ne ha”. Sono affermazioni assolute che creano falsi desideri e di conseguenza una frustrazione cronica perché non coincidono con l’espressione autentica della persona.

 

Conta ciò che sei ora 

Occorre ripensare l’idea stessa di realizzazione. Letteralmente realizzare se stessi” vuol dire: rendersi reali, cioè portarsi nella realtà per come si è davvero, in quel momento della vita. In tal senso, qualunque cosa si stia vivendo, è possibile sentirsi realizzato: se nel presente non ci facciamo disturbare da questi modelli statici e/o arrivistici, entriamo subito in armonia con noi stessi, ci sentiamo vivi. È possibile dunque realizzarsi ogni giorno o quasi. Ciò non significa che non si debbano fare progetti per il futuro, ma che questi avranno senso solo se contemporaneamente vivremo il presente con pienezza.        

 

No ai diktat, segui te stesso

 

Ritrova il presente

 

Fermati a riflettere su ciò che vivi nel presente: affetti, situazioni, comodità. E chiudendo gli occhi immagina di perdere all’improvviso tutto questo. Ritroverai subito il radicamento in ciò che già oggi davvero può realizzarti e appagarti.

 

Parole nuove

 

I termini “realizzazione” e “realizzarsi” sono legati a un’idea mentale della realtà e allo sforzo per raggiungere un risultato. Sostituiscili con le parole “armonia, pienezza, appagamento”, e vedi se gli obiettivi che persegui nella tua vita corrispondono. Se sì, rappresentano una vera realizzazione, altrimenti no.

 

Cerca l’equilibrio

 

Prova ad abbandonare i consueti modelli di “persona realizzata” per qualche tempo. Si tratta solo di osservare quello che succede. Dopo un primo momento di ansia o di smarrimento - che va superato anche se sgradevole - il cervello si collocherà da solo in un assetto nel quale godrà meglio del presente e questo, al contempo, creerà dei desideri e dei progetti futuri meno intransigenti e più corrispondenti alla tua vera natura.

 

Osserva il panorama

 

È vero che bisogna occuparsi innanzitutto di sé, ma gettare uno sguardo su chi ci circonda è fondamentale. Un po’ per gioco, fai una panoramica mentale di amici e conoscenti e osserva come stanno cercando di realizzarsi. Sono felici? Stanno bene? Avrai molte indicazioni utili a te stesso.

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