Psoriasi: la pelle non mente, ascoltala!
Psicosomatica

Psoriasi: la pelle non mente, ascoltala!

La pelle è l’organo che prima tutti testimonia al mondo e a noi stessi i nostri sentimenti, senza possibilità di fingere: prendine atto e la psoriasi se ne andrà…

Quella che stiamo per raccontarvi è la storia di Gabriele, un giovane uomo che grazie a una terapia ad orientamento psicosomatico è riuscito a superare il disturbo dermatologico di cui soffriva da mesi. Gabriele arriva in terapia con un problema fisico molto fastidioso: una diffusa forma di psoriasi su tutta la schiena fino ai glutei. La parte anteriore del corpo risulta invece indenne. Dopo aver consultato diversi dermatologi si è fermato a riflettere su cosa avesse cambiato la sua vita negli ultimi mesi e su come la patologia cutanea stesse cambiandola ulteriormente. “Vede, dottoressa, io sono un uomo piuttosto religioso e quando mi sono sposato con mia moglie le ho giurato fedeltà. Abbiamo tre figli che riempiono al massimo la nostra vita… Quindi col passare degli anni è rimasto poco tempo per noi due. Insomma, anche l’attrazione sessuale si è via via affievolita, soprattutto perché mia moglie è diventata sempre più fredda su quel fronte…”

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Eros: un fuoco che a volte fa paura

Il racconto di Gabriele prosegue: “Così, quando nelle mie giornate e nei “miei pensieri” è entrata Irene, una nuova collega, mi è sembrato di rinascere come uomo, ma subito sono partiti anche i sensi di colpa. Sempre più innamorato di lei, ho avuto paura, perché fisicamente mi attraeva molto e mia moglie non più. Cosa avrei dovuto fare? Separarmi? Impossibile: ho troncato la relazione e mi sono rintanato nella mia casa “fredda”. Proprio da allora la mia pelle è esplosa: le macchie rosse e pruriginose della psoriasi sono comparse via via sempre più velocemente sulla schiena, sino ad arrivare ai glutei. Che esista un collegamento tra quello provo e quello che esibisce la mia pelle?”.  Si: esiste un profondo legame tra i suoi desideri sessuali e la psoriasi e per questo il lavoro in seduta si è indirizzato verso l’accettazione dei desideri sessuali, che tanto lo spaventavano, accogliendo anche la sua rabbia verso la moglie, alla quale, non a caso, offriva un corpo “ripugnante”, macchiato dalla psoriasi. Se pensiamo alla forte religiosità di quest’uomo, le macchie erano come l’estroversione dei suoi peccati.

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Non reprimere la tua passionalità

Dopo un certo numero di sedute Gabriele prende atto delle dinamiche espiatorie e della confessione che sta attuando con la psoriasi e capisce anche che è la parte posteriore del suo corpo a pagarne pegno, anche perché era proprio il “lato B” della sua amante ad attirarlo maggiormente e questo acuiva il suo sentirsi nel peccato. Nei mesi successivi, mentre cerca di recuperare il rapporto con la moglie sotto il profilo sessuale, ammette inoltre di non sentirsi più in colpa per quei desideri. Così la psoriasi lentamente migliora… La sua storia ci insegna che la passione e la sessualità fanno parte della natura umana e non devono essere vissute come peccaminose, pena la sofferenza. Un conflitto disegnato sulla pelle è un conflitto di tutta l’unità fisica e psichica: sta a noi accettare pensieri, emozioni ed anche “esplosioni sentimentali” senza sentirci in colpa. Così non sarà la nostra pelle a tradirci!

La pelle, confine tra mondi

La pelle avvolge e contiene tutto il nostro corpo e quindi possiamo definirla come confine tra mondo interiore e mondo esteriore. Ci difende dalle aggressioni esterne (pollini, smog, allergeni), ma è anche il contenitore di ogni organo e quindi, psicosomaticamente parlando, di ogni emozione o conflitto interiore. Terzo aspetto da non sottovalutare: non è controllabile dalla nostra volontà e quindi rivela a modo suo, al mondo che ci circonda, tutti i pensieri e gli stimoli emotivi, che abbiamo, si voglia o no mostrarli all’esterno. Arrossisce per timidezza o vergogna, si irrita per rabbia repressa o desideri insoddisfatti, si bagna di sudore per paura o per senso di inadeguatezza, prude per aggressività trattenuta o per desiderio sessuale negato. Attenzione quindi: la nostra pelle è l’organo che più di tutti racconta al mondo chi siamo veramente.

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