Ambivalenza in amore, come superarla e non soffrire
Coppia e amore

Ambivalenza in amore, come superarla e non soffrire

Le relazioni difficili, piene di dubbi e ripensamenti, fanno male all'anima, ma per liberartene devi deporre le illusioni, evitare le domande e allontanare ogni senso di colpa

Valeria scrive alla redazione di Riza Psicosomatica per raccontare la sua storia: “Ho 23 anni e attualmente vivo all’estero. Qui ho casualmente ritrovato una persona del mio passato, con cui avevo avuto una relazione, e che avevo lasciato a causa delle sue continue assenze, dei suoi dubbi perenni su noi due e di una vita intima assai poco appagante. Quando ci siamo rivisti mi ha parlato dei sentimenti profondi che provava per me, parole che non mi aveva mai detto durante la nostra frequentazione.

Non ero convinta ma ho deciso di dargli una seconda possibilità. Abbiamo ricominciato a vederci ma, pur stando molto bene insieme, non mi ha mai né baciata, né sfiorata, dicendo che con me non sarebbe stato solo sesso e che di questo aveva paura, che gli serviva tempo. Di nuovo ho cercato di capire che cosa volesse realmente da me, senza mai riuscirci. Così ho deciso di chiudere nuovamente e lui mi ha risposto con la solita frase: non posso trattenere nessuno, se vuoi andare va bene così. Lo lascio io ma è come se lo facesse lui. Mi chiedo dove sbaglio: è il mio bisogno di certezze a farlo scappare? Proprio non capisco."

Il coraggio di guardarsi dentro

Le parole di Valeria rivelano che il suo sguardo è troppo proiettato sull’esterno, sulla persona con cui sta vivendo questa tormentata relazione: vorrebbe capire com’è realmente, si chiede il perché dei suoi comportamenti, non capisce che cosa voglia davvero da lei. Così trascura il suo mondo interiore, le sue sensazioni e finisce col dare la colpa al proprio bisogno di certezze. Afferma di stare molto bene con questo ragazzo, ma è davvero possibile star bene in una coppia quando manca il contatto fisico, quando manca l'eros? Continuando a pensare a quel che dice e fa lui, non si accorge di quanto idealismo e di quante proiezioni ha riempito il rapporto.

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Convinta in qualche modo che con lui avrebbe potuto funzionare, rientra in un gioco dal quale era riuscita a uscire e, prevedibilmente, le cose tornano a essere quelle di prima. A parole lui la vuole, nei fatti non la desidera, e sono i fatti che contano, nelle relazioni d'amore come in ogni altro aspetto della vita. Lui dice di avere paura, che con lei non sarebbe solo sesso, che ha bisogno di tempo: sono scuse e qualcosa da dentro lo suggerisce a Valeria, che conseguentemente lo lascia nuovamente. Il problema è che non lo fa per lasciarlo, ma con la tacita speranza che lui capisca quanto lei è importante, superi quelle supposte paure e si lasci andare ai sentimenti che afferma di provare. Ma se quei sentimenti fossero davvero forti come lui afferma, non ci sarebbero freni.

Torna a concentrarti sulle tue sensazioni

Arrendersi ai fatti è doloroso, eppure Valeria è stata capace di farlo, ben due volte. Il passo successivo consiste nel percepire il dolore, la fine delle illusioni, concentrandosi solo su di sé. Le relazioni che non possono funzionare non funzionano, è una regola universale e non c'entrano nulla i suoi bisogni di certezze. Tutti ne hanno, non è questo il problema. Se adottiamo lo sguardo giusto, non è un problema nemmeno l'evidente ambivalenza di lui. Il solo problema è l'ostinazione a voler cambiare qualcosa o qualcuno quando non abbiamo il potere di farlo. L'ambivalenza (ti voglio e non ti voglio, sei importante ma non ti cerco) ci destabilizza solo se la nutriamo delle nostre speranze, delle proiezioni, delle convinzioni.

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Il senso di colpa nasce da qui, dall'idea di non aver fatto abbastanza, o di aver spaventato l'altro, o di non essere all'altezza. È un riflesso dell'ostinazione: proprio per questo l'unica soluzione è andare oltre, percepire le proprie emozioni come sono, smettere di farsi domande su di lui e attendere, senza voltarsi indietro. Così, Valeria potrà ben presto mettere quest'esperienza nell'album dei ricordi...

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Riza Psicosomatica

È il mensile di psicologia che aiuta a occuparsi di sé per vivere bene e migliorare la qualità delle nostre relazioni.

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