VIDEO Buon Natale e buon anno a tutti

La magia di questi giorni, che vediamo negli occhi dei bambini, ci ricorda che è proprio nel cuore dell'inverno, al Solstizio, che inizia a irradiarsi la luce della primavera che verrà...

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Una lettrice di Riza psicosomatica mi ha scritto per chiedermi se mi fossi emozionato alla notizia del recente ritrovamento delle statue etrusche rappresentanti antiche divinità. Da un'antica area termale sono emerse queste figure. Io penso che la nostra infelicità collettiva dipenda dal fatto che abbiamo perso le radici antiche. Non pensiamo mai di essere anche "antichi"; siamo solo moderni e così viviamo senza radici. Da questa mancanza viene la corsa agli psicofarmaci, da qui il dolore per un like mancato sui social media, quel senso di sfinimento che ci viene dal cercare costantemente l'approvazione degli altri...

Un'intelligenza profonda ci guida

Mi vengono in mente le parole di un grande studioso di embriogenesi, Hacker, il quale afferma che quel che noi siamo adesso non fa che ricapitolare tutto l'antico che ci ha preceduto. Siamo tutti esseri antichi, siamo piante che si alzano verso il cielo, riassunte dentro di noi, siamo gabbiani, pesci, crostacei, serpenti, mammiferi, fiori che fioriscono...

Quindi, di cosa davvero dovremmo preoccuparci se un'intelligenza profonda è stata capace di riassumere tutte le forme viventi per "fare" l'uomo e la donna? Di cosa dovremmo angosciarci se esiste un sapere profondo, un tesoro che guida da sempre la nostra esistenza?

Gli antichi guardavano fuori per vedere dentro di loro. "Guarda - avrebbero detto prima di questi giorni - il sole sembra allontanarsi dalla terra e la notte cosmica ci invade, l'autunno si fa inverno. Che sarà di noi? Ma arriva un momento, il solstizio, in cui tutto si ferma per preparare l'arrivo del regno della luce che vedremo in primavera e poi in estate."

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Siamo luci e ombre in perenne mutamento

Siamo fatti di albe e tramonti, questa è la nostra vita, da sempre; al nostro interno, una trama riassume tutto il mondo precedente, ma in una forma nuova unica. Fai dunque gli auguri alla tua unicità: c'è un modo solo tuo di far l'amore, di scegliere i vestiti, di preferire certi cibi ad altri. Ci sono alberi a te affini, animali che senti vicini; c'è qualcosa che riguarda solo te. Il senso profondo delle feste ti ricorda che sei un essere cosmico e se questo è vero la tua storia personale è irrilevante....

Il solo augurio per il 2023: aprirsi al rinnovamento

Per questi giorni di festa e per l'anno che verrà vi auguro di fare come il serpente o come l'aragosta, che al momento giusto buttano via la pelle vecchia o il carapace per rinnovarsi. Noi dobbiamo farlo con la pelle psichica, fatta di convinzioni, modelli, idee vecchie, da eliminare. La pelle vecchia ti ingabbia in una prigione comune: la tua libertà viene solo l'unicità. Non c'è miglior proposito per i giorni a venire: auguri a tutti!

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