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Oggi è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per parlarne, parto da questa considerazione: gli uomini nascono con il cromosoma XY, sono maschili e femminili. Ciò significa che in ogni uomo, nel profondo esiste un lato femminile. Che cosa accade se cancelliamo, dimentichiamo il femminile dalla vita degli uomini? Scende in primo piano il machismo, la mente viene obnubilata e la forza e il dominio prendono il sopravvento, non soltanto sul mondo esterno ma anche su quello interno.
Quando un uomo viene lasciato non è dunque la gelosia a scatenarne la furia, ma la perdita di contatto con questo lato femminile. Averlo smarrito fa sentire gli uomini persi, incompleti, a metà, in balia dei peggiori istinti. Un uomo che non trova il suo femminile ha perso un elemento fondamentale del suo essere nel mondo.
Per questo motivo, il maschilismo si combatte a partire dalla scuola, cominciando a mostrare ai bambini che il femminile vive dentro di loro: tenerezza, dolcezza, affettività, creatività non sono debolezze, ma elementi cardine della struttura maschile. Quando un uomo è grande? Quando ha imparato via via a riconoscere tutte le doti femminili che possiede e che la cultura maschilista gli ha fatto rimuovere.
Perché un approccio, uno sguardo nuovo sugli elementi femminili nel maschio deve esser introdotto già a partire dalla scuola materna, da quella elementare e continuare anche dopo? I grandi psicanalisti guardano oggi le ricerche della fisica quantistica: se noi osserviamo un esperimento e ci aspettiamo un risultato, influenziamo positivamente l'arrivo di quel risultato. Quindi, il fatto che noi in questi giorni, in questo particolarmente, ci poniamo il problema della violenza sulle donne in tutto il mondo, il fatto stesso di guardarlo, porterà inevitabilmente, inesorabilmente nella direzione di un cambiamento.
Gli uomini devono imparare a vedere nelle donne una guida. Le donne possiedono nel profondo una saggezza antica che le conduce, che orienta la vita dei bambini, presiede l'arte della cura di sé e di chi hanno vicino. Si tratta di una tematica che gli uomini non hanno imparato e che li porta ad essere profondamente distruttivi, se la ignorano. Cambiare la nostra visione delle cose è decisivo.
Far riconoscere agli uomini il femminile che li abita è fondamentale, ma è decisivo anche affermare che quando una donna si accorge di stare con un uomo violento, lo denunci subito. Bisogna denunciare, al più presto. Spesso le donne si confidano con le amiche, prima che con i genitori: queste amiche devono invitare a denunciare. Un altro elemento determinante è l’appoggio psicologico o psicoterapeutico alle donne che hanno avuto o hanno un partner aggressivo, violento.
Quest’appoggio è fondamentale, perché molto spesso in queste situazioni le donne si sentono completamente isolate: i loro genitori possono non condividere l'idea di separarsi perché ancorati a vecchi schemi, loro stesse hanno paura di fare un danno ai figli e quindi il senso di solitudine aumenta. L’appoggio in questi momenti è decisivo, ed è ancor più importante dopo una denuncia, perché oltre al controllo delle forze di polizia serve un supporto più ampio.
Moltissimi uomini violenti, dopo scenate terribili, chiedono perdono, affermano che non lo faranno mai più. Naturalmente dopo pochi giorni, la violenza riprende. Occorre che il sistema mentale maschile si modifichi, bisogna cercare nel femminile tutta quella sapienza che spesso noi uomini, per l’educazione che abbiamo avuto, per la cultura che ci è stata trasmessa, dimentichiamo. É necessario ricordare che uno sguardo differente cambia il mondo!
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