VIDEO Fai emergere i tuoi talenti nascosti

Ci riesci quando smetti di volerti correggere, di voler diventare come gli altri o di pensare ai condizionamenti e alle ferite subite: così puoi riuscirci

Vi parlo del nuovo numero di Riza Relax in edicola, dedicato al talento. Molte persone mi scrivono per dirmi: "Non penso di avere alcun talento, non ho realizzato le cose che sognavo". Il talento di cui parlo e che trovate descritto nelle pagine di Riza Relax non è qualcosa che ci rende "speciali", il frutto di una ricerca della mente o lo sforzo per raggiungere un certo obiettivo, ma la riscoperta di qualcosa di unico dentro di noi.

Sentite questa email:

"Ho 44 anni, soffro di ansia, panico, gastrite. A novembre arriva l'ennesimo esaurimento nervoso ma decido di non andare dalla solita psicologa a piagnucolare tutta l'ora sui miei traumi infantili, la morte di mio padre e così via. Un pomeriggio ero sul divano in preda all'ansia e mi è capitato di vedere un suo video, che mi ha colpito. Ne vedo un altro, un altro ancora. Pian piano ho iniziato a comprendere tante cose di me e a distanza di due mesi mi sento diversa. Ho detto basta agli psicofarmaci, ho ripreso ad andare a cavallo, dormo benissimo, leggo i suoi libri..."

Che cosa dico in quei video? Prova per un istante a non pensare più a che cosa non ha funzionato nella tua vita. Prova invece a dirti: "Io sono quella che è qui, adesso, che guarda se stessa e i suoi disagi così come sono..."

Il talento è la tua unicità

La mail continua:

"Non ho però capito il concetto di missione di cui lei parla spesso in quei video. Forse potrebbe avere a che fare con l'ambito lavorativo ma non sono così convinta. Lei dice anche che la ghianda fa la quercia: significa che io, oltre a riscoprire i miei desideri e le sensazioni che avevo da giovane, forse potrei anche pensare a un'attività lavorativa diversa da quella attuale?"

Il tema non è questo, ma comprendere che cosa hanno prodotto i miei video in quella signora: le hanno suggerito di spostare lo sguardo dal vedersi sempre e soltanto come la persona che stava male, dipendente dagli psicofarmaci, a quella che riscopre la passione per il cavallo, un talento, una sua passione. Da qui la rinascita. E la missione? È vero, io dico sempre che ciascuno di noi ha una missione ma intendendo che ciascuno È la sua missione. La ghianda fa la quercia? No, la ghianda è già la quercia, con dentro quello che verrà, i rami, le foglie... Questo siamo noi: il vero talento è la capacità di "fare te",  diverso da tutto il resto del mondo, come il tuo viso, differente da tutti gli altri. Il talento è imparare a stare con te stesso cosi come sei ora, perché quel che ti serve è già dentro di te.

Non soffermarti più sul passato

Mi scrive un'altra signora:

"Come si libera l'inconscio di tutto il nero che è rimasto attaccato a causa delle varie ferite subite già da bambini? Come si svuota quel calderone? Ce la sto mettendo tutta perché purtroppo a causa di questi eventi dolorosi anche il mio corpo si è ammalato. Ma ora ho voglia di guarire."

Perché dovresti soffermarti sul nero che c'è dentro di te? Le ferite avvenute sono già rimarginate: sono rimaste le cicatrici. Se tu continui a pensare ai veleni, agli episodi, ai traumi che ti hanno ferito, non permetterai mai alla cicatrice di formarsi una volta per tutte. Il vero talento è dunque disinteressarsi del proprio io. Svegliarsi la mattina e dirsi: "Sento un disagio, una paura, una tristezza. Bene, caro disagio, io sono qua, per te. Non voglio capire, non voglio spiegare, non ci voglio ragionare e neanche saperne la causa. Adesso, caro disagio, chiudo gli occhi. Tu fammi trovare una scena della mia infanzia molto piacevole".  Su questa falsariga, mi dice Miranda: "I momenti più belli che ricordo sono di quando con mio nonno andavo a cercare i funghi." Quell'immagine sposta tutto l'asse del cervello verso azioni che quella camminata felice vuol produrre adesso. Ricordare il bel tempo che fu è inutile ma altra cosa è immaginare una scena dell'infanzia per riscoprire o scoprire delle azioni che non vediamo più ma che esistono, e che devono tornare alla luce.

Non devi essere speciale

A proposito del talento, molti mi scrivono: "Non trovo niente di speciale dentro di me." Se guardi dentro di te cercando d'essere speciale non ce la potrai mai fare. Affermava il grande psichiatra americano Sheldon Kopp: "Quando lo smetti di voler essere speciale allora sei veramente unico". Noi vogliamo essere speciali come lo sono tutti gli altri, come piccoli robot caricati a molla dal pensiero comune che ci vuole tutti uguali. Il vero talento consiste nell'aspettare e non dirsi niente, non ripetersi più cosa c'era di sbagliato o di giusto nella nostra vita ma prendere atto di quel che c'è. Il talento emerge quando ci distraiamo dai pensieri, dai problemi, dai ragionamenti sul passato.

Nell'ebraismo c'è un tema ricorrente: fare le cose con le mani e Il loro lavaggio è un atto sacro. Perché ci si lava le mani nei riti? Perché la mano possa compiere azioni che non ha ancora compiuto. Quando Goethe dice: "Ricordati di te" non intende ricordarti della tua storia, ma di tutte le funzioni che hai, come l'immaginazione, la fantasia. Riza Relax intende così il talento, partendo dal rispetto di tutto quello che c'è dentro di te, anche quello che non ti piace. Dentro di ognuno c'è un processo continuamente innovativo: se ti sposti dall’idea che ti sei fatto di te, diventi ogni giorno nuovo e ogni giorno rinasci. Buona lettura.

Riza Relax è disponibile sia in edicola che sul nostro store online, anche in versione digitale!

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