VIDEO Se smetti di giudicarti ritrovi la tua strada

Cattivi pensieri, emozioni negative o stati d'animo spiacevoli non sono nemici ma lati della personalità da integrare per evolvere e vivere appieno la vita che ci spetta

Buongiorno a tutti, sono Chiara Marazzina, psicologa e psicoterapeuta, ricevo presso il Centro Riza di medicina Naturale di via Anelli 1 a Milano e curo anche una rubrica sulla rivista Riza psicosomatica, dedicata al mondo dei sogni. Oggi desidero parlare dei cosiddetti "lati oscuri", quegli aspetti di noi che non ci piacciono, che non accettiamo e che nascondiamo nel profondo. Sono lati che formano, secondo Carl Gustav Jung, l'Ombra della personalità, opposta alla Persona, la maschera sociale, il volto esteriore che rappresenta invece quel che amiamo mostrare di noi. Nell'Ombra, si nascondono "ricchezze", veri "tesori psicologici" di cui spesso non ci accorgiamo...

La rabbia ti conduce alla tua unicità

Una delle emozioni che troviamo nell'Ombra è la rabbia, che ha un aspetto spiacevole ma che, secondo una prospettiva psicologica profonda assolve importantissime funzioni: creare distanze, ridare vigore a rapporti spenti o tenere lontane influenze negative. Soprattutto, la rabbia può simboleggiare il desiderio di essere indipendenti, autonomi nelle scelte della vita.

La gelosia ti ricorda che non ti stai realizzando

Un'altra emozione che non gode di buona fama è la gelosia; molti credono di esserne immuni, ma riguarda tutti. Bisogna sapere che la gelosia, che in superficie riguarda il rapporto con l'altro, nel profondo arriva per segnalarci che non stiamo utilizzando pienamente tutte le nostre risorse. La competizione spesso innescata dalla gelosia, se accolta, può essere un vero carburante dell'evoluzione e della piena espressione di sé.

La depressione ti conduce nel profondo per rinascere

Fra gli stati d'animo che più temiamo e che quindi maggiormente occultiamo c'è la depressione. Per prima cosa dobbiamo sapere che negarla le rende cronica, ma occorre poi ricordare che anche in questo caso siamo di fronte a qualcosa che ha un senso evolutivo intrinseco. La parola stessa "depressione" richiama la necessità di scendere nelle profondità, negli abissi dell'essere, per ritrovare quel lato autentico, primordiale che ci abita e quelle caratteristiche originali che a volte dimentichiamo di esprimere. Vivere momenti depressivi può quindi creare fra noi e gli altri una distanza, indispensabile a recuperare un dialogo diretto con la nostra interiorità e con l'istinto.

Se smetti di giudicarti, ritrovi la tua strada

Sempre a proposito di emozioni o stati d'animo "negativi", mi viene in mente il caso di un paziente che ho seguito per problemi legati a frequenti crisi d'ansia, determinate a suo dire da un atteggiamento sbagliato e frivolo con l'altro sesso, che gli impediva di avere una relazione stabile. Tradiva regolarmente le partner, facendo in modo che le storie con loro finissero in breve tempo. In terapia, ho accompagnato il paziente all'accettazione di questo lato "libertino" di sé, visto non più come problema ma come qualcosa che caratterizzava una fase della sua vita e che a sua insaputa stava svolgendo una funzione evolutiva. Il mio paziente in tal modo ha smesso di fare la guerra a se stesso e ha potuto vedere anche il suo lato creativo (si tratta di un compositore) e prendere il volo. Quel lato aveva bisogno di vivere pienamente l'energia dell'eros per potersi esprimere.  Nell'Ombra, in quelli che consideriamo difetti, lati sbagliati, si nasconde spesso una luce inaspettata: ritrovarla ci porta sulla strada giusta, la nostra.

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