Se non si vuole alzare fai così
Vita in famiglia

Se non si vuole alzare fai così

Il letto caldo e avvolgente gli ricorda tanto l'abbraccio della mamma e per questo il bambino può faticare a separarsene: una fiaba può dare una mano...

Alzarsi la mattina, interrompendo il sonno, per andare a scuola o all’asilo può essere difficile per i bambini, soprattutto se l’attività che li aspetta non è qualcosa di diverso dal solito. Inoltre il risveglio mattutino è un momento importante perché apre la giornata e influenza direttamente l’umore delle prime ore. Ecco perché il passaggio dal sonno alla veglia dovrebbe essere quanto più possibile graduale e piacevole. Per prima cosa chiamiamo i bambini qualche minuto prima del necessario, così che prendano consapevolezza del nuovo giorno con calma, piuttosto che farli dormire fino all’ultimo per poi obbligarli a saltare giù dal letto in fretta e furia. Ritagliarsi una decina di minuti di coccole è il modo migliore per regalare una piccola “riserva” di affetto di cui disporre durante tutta la giornata.

Il rituale del risveglio

I bambini amano i rituali, danno loro sicurezza. Nella favola che qui presentiamo il protagonista è un piccolo orso che gioca con la sua mamma, fingendo di essere ancora addormentato, per prolungare il momento del gioco e delle carezze, così ogni bambino ama ripetere, in certi momenti, un rituale particolare. Il compito del genitore è di riuscire a individuare quello più gradito al figlio, siano le carezze, il solletico o altro. Una volta “costruito” insieme un gioco, il divertimento nasce dal ripeterlo - sempre uguale - ogni mattina: sarà qualcosa che il bambino aspetta con piacere.

Mamma, che fatica alzarsi!

Malù è un piccolo Orso che vive in un villaggio di orsi, nel Bosco dell’Alce Nero. Ha dormito tutto l’inverno; profondamente addormentato ha sognato di giocare sul ghiaccio con i suoi fratelli, di andare a caccia di miele dolce e di grossi salmoni. Si è sdraiato in un letto caldo, fatto di foglie e di muschio, all’inizio dell’inverno, e ha iniziato un sonno dolce e profondo, interrotto ogni tanto, quando sentiva freddo, dalla ricerca della sua mamma. Le si stringeva più vicino e si riaddormentava profondamente, insieme a tutti i suoi fratelli. Adesso però l’inverno è finito, la neve si è sciolta e papà e mamma orsa sono già in piedi. «Sveglia cuccioli, è ora di alzarsi: la primavera ci aspetta!». Uno dopo l’altro tutti i cuccioli si alzano ed escono. Chi va a caccia di miele, chi gioca con le farfalle, chi si tuffa nell’acqua fresca del fiume. Solo Malù si gira dall’altra parte; ha ancora sonno e non ha nessuna voglia di uscire a giocare. Allora Mamma Orsa si siede vicino a lui e gli sussurra nell’orecchio: «Guarda Malù, un raggio di sole si è staccato dai tuoi fratelli ed è venuto a salutarti» e mentre dice queste parole, con la zampa gli accarezza la testa e la fronte. »Senti Malù, la primavera ti manda il profumo dell’erba e dei fiori», e intanto con le dita gli sfiora il naso, facendogli un po’ di solletico. Malù si sta svegliando, ma non vuole alzarsi e finge di dormire. «Senti Malù, l’erbetta verde cresce tenera e ricopre la collina con un bel prato verde,» e nel dire questo gli fa il solletico sotto i piedi. Malù a questo punto non riesce a resistere, ma ride e si muove, per interrompere il solletico. La mamma allora lo abbraccia e lo coccola un po’: «È  ora di alzarsi,» gli dice sorridendo, ma Malù infila la testa sotto le foglie e la mamma ricomincia il gioco. «Ancora una volta,» dice Mamma Orsa, e quando ha finito il cucciolo ubbidiente scende dal suo lettino e va a fare colazione.

TAG
FIABA
FAVOLA
BAMBINI
LETTO
NANNA
COCCOLE
Iscriviti alla newsletter RIZA e ricevi notizie e suggerimenti per prenderti cura di te!
Test della settimana
Test della settimana
Quanto sei ansioso?