Tachicardia

La tachicardia è l'accelerazione del battito cardiaco; può essere dovuta a diversi fattori.
Tachicardia

Tachicardia: che cos’è
La tachicardia è l’accelerazione della frequenza del battito cardiaco. Può essere dovuta a diversi fattori: cause fisiologiche, reazioni del cuore a patologie non cardiache, ansia, stress, malattie cardiache, utilizzo di alcuni tipi di farmaci, febbre, ipotensione, ecc. La frequenza media dei battiti cardiaci varia a seconda dell’età del soggetto e del suo allenamento allo sforzo. Se sono tra 95 e 115 al minuto si parla di palpitazione e sopra i 115 di tachicardia.
 
Tachicardia: che cosa vuol dire

Quando il battito cardiaco accelera significa per analogia che il cuore “si fa sentire”, ovvero emozioni e sentimenti messi a tacere per lungo tempo chiedono di essere espressi.
Il cuore in condizioni normali cambia costantemente la sua frequenza in relazione alla quantità di ossigeno di cui l’organismo ha bisogno e della pressione arteriosa di cui necessita per svolgere le funzioni di quel momento. Una tachicardia fisiologica si verifica perciò quando per esempio si fa dell’attività fisica, durante un rapporto sessuale, ma anche quando si provano emozioni intense. Essa dunque rappresenta innanzitutto una capacità di adattamento.

La tachicardia diventa patologica quando avviene senza motivo apparente. Da un punto di vista simbolico all’origine di questo disturbo può esserci un ritmo di vita frenetico e stressante a cui il cuore si adegua inizialmente per soddisfare le richieste della persona.
In altri casi, la tachicardia esprime su un piano psicosomatico uno stile di vita troppo lento e sedentario, segnalando quindi la necessità di movimentarlo. Le palpitazioni improvvise indicano che la vita vuole riprendere a correre, a fare, a emozionarsi: c’è molta energia a disposizione, ma la si esprime solo in parte.
Spesso la persona che soffre di tachicardia ha un grande carico emozionale taciuto che comprime dentro di sé: sentimenti inespressi, pianti trattenuti, ecc. Questo accade perché si ha paura delle emozioni, per eccesso di pudore, per timore di scoprirsi.

È presente inoltre un eccesso di razionalità: la mente imprigiona le emozioni e non le lascia fluire, non solo quelle belle e positive, ma anche rabbia e paura.
La tachicardia è inoltre presente nella maggior parte degli stati d’ansia, il battito accelerato simboleggia in questi casi uno stato di allerta, segno di una preoccupazione ignorata o repressa. Altre situazioni frequenti che presentano tale sintomo sono quelle in cui è presente un fondo di ipocondria, ansia da prestazione o forte timore del giudizio altrui.
La tachicardia segnala con forza il bisogno di ritrovare un contatto più diretto e concreto con la propria natura interiore e di ripristinare uno stile di vita più adatto a se stessi.
 
Tachicardia: chi è più a rischio
-Persone che si sottopongono a un ritmo di vita frenetico e stressante.
-Persone che temono il giudizio e le critiche altrui e dalle quali si fanno influenzare.
-Persone molto razionali, che non si concedono di vivere liberamente e spontaneamente le emozioni, sia positive che negative.
-Persone che soffrono d’ansia e che amplificano ogni evento o sensazione corporea, attribuendogli un significato e un’importanza molto superiori a quelli reali.
-Persone che hanno uno stile di vita sedentario, non svolgono alcun tipo di attività fisica, anche blanda, e quindi accumulano dentro di sé molta energia che ristagna e preme per uscire.

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