Scopri come sconfiggere gli attacchi di panico grazie alle tecniche davvero efficaci e alle soluzioni della floriterapia, ritrovando così la serenità
L’attacco di panico è un evento violento e sconvolgente. Il cuore comincia a battere forte, si fatica a respirare, la testa gira, si provano dolori al petto e arrivano il terrore, l’angoscia e la sensazione che qualcosa di orribile stia per accadere. La prima volta compare come un fulmine a ciel sereno, in un momento di calma apparente, mentre si è sereni, mentre si è tranquilli...
Le storie sono diverse, ma la fotografia di un attacco di panico è tale da consentire a tutti coloro che l’hanno provato di riconoscersi.
Questo disturbo è considerato dalla medicina una crisi di ansia acuta, che può arrivare a condizionare in modo significativo la vita: si sfugge da luoghi e situazioni che hanno coinciso con l’evento, ci si limita. C’è chi smette di frequentare i posti affollati, chi non guida più in autostrada, chi non riesce più a salire su un tram...
Chi ha attacchi di panico non sa cosa fare, arrivano mille domande: perché? Come evitarlo? Cosa bisogna fare?
Un primo modo per comprendere questo disturbo, che secondo i dati è in forte crescita, anche nei più giovani, è considerarlo in modo nuovo. Viene da noi, dalla nostra interiorità: è un messaggio dell’anima.
Secondo una visione psicosomatica l’attacco di panico è un’energia che proviene dalle profondità del nostro essere e che, con la sua intensità, manifesta la necessità di un cambiamento. Il panico ci dice che qualcosa nella vita che viviamo non fa per noi e infatti chi è più a rischio sono persone che hanno un forte senso del dovere, ma che hanno completamente dimenticato la dimensione passionale, erotica o piacevole della propria esistenza.
Di fronte all’attacco di panico aiuta più l’immaginazione della logica: alcuni esercizi molto efficaci prevedono l’uso di immagini, il ricorso al disegno, alla favola. È un modo per andare oltre la razionalità, il cui eccesso spesso crea le condizioni favorevoli all’attacco.
Una delle tecniche che possono aiutare è quella di “familiarizzare” con il panico, assegnandogli un nome, dandogli un volto. Il panico non vuole danneggiarci, per questo è utile cambiargli l’immagine del mostro, trasformalo da oscura forza ostile a personaggio con il quale è possibile discutere, parlare.
Un altro grande alleato è il nostro respiro: concentrarsi su di esso, ma soprattutto prolungare il momento dell’espirazione. Questa è una delle tecniche più efficaci per superare il momento critico, perché si agisce sul sistema nervoso autonomo, calmandolo in modo naturale.
Per quanto violento sia il panico, usare con lui le maniere forti non serve. Neppure zittirlo o cercare di soffocarne le manifestazioni. La medicalizzazione del panico, con l’uso e spesso l’abuso di ansiolitici, non fa sparire il disturbo, ma lo cronicizza.
Una riposta viene dalla floriterapia, la disciplina ideata da Edward Bach che si occupa di affrontare i nostri disagi, psicologici ed emotivi, attraverso l’uso di rimedi floreali. Uno, in particolare, è stato formulato da Bach come un vero e proprio pronto soccorso da usare nella fase acuta dell’attacco. Si tratta del Rescue Remedy, una miscela di fiori (Rock Rose, Impatiens, Clematis, Star of Bethlem e Cherry Plum) che aiuta a gestire il momento della crisi e a ritrovare in modo dolce la calma.