E tu sai ridere?

Qualunque situazione può suscitare in te un sorriso, sei sintonizzato in modo naturale con l'aspetto buffo, paradossale e tenero della vita. Ridere ti fa star bene, attiva a cascata buonumore, fiducia, rilassamento. Ecco perché in tutte quelle occasioni in cui ti vedi costretto a mantenere un contegno soffri terribilmente e appena puoi rompi il ghiaccio con una battuta o semplicemente con un sorriso. Nelle relazioni con gli altri la risata è un potente strumento per abbassare la tensione. Nei momenti più difficili sono proprio l'ironia e l'autoironia a salvarti, ti aiutano a stabilire il giusto distacco tra te e le cose, permettendoti di andare in profondità anziché rimanere in superficie.

Ti ripeti: "Per ridere servono buoni motivi" e così ogni giorno le occasioni per lasciarsi andare al buonumore sono molto rare. Le ragione per stare seri, invece, sono schiaccianti. Finchè cercherai la situazione ideale, ossia quella in cui la risata può esserti concessa. Difficilmente ci sarà da ridere e quando lo farai saranno risate amare, forzate, che non riusciranno ad allentare la tensione interiore che ti attanaglia. Che cosa mette il bavaglio alla tua voglia di vivere? L'immagine che hai di te stesso, di cui sei vittima è l'idea che ti sei fatto della vita. Smonta questo castello di carte: vedrai che la gioia scaturirà spontanea.

La battuta pronta e l'ironia fanno di te una persona molto apprezzata in società. Spesso però l'ironia si trasforma in sarcasmo e diventa il modo di esprimere una vena aggressiva che tendi a reprimere. Ridendo riesci a dire la verità, a esporti e a dire come la pensi. Ben diverso è quando l'ironia ti vede come oggetto: tanto sei disponibile a scherzare sugli altri, tanto sei poco disposto a essere bersaglio di battutine, sia pure innocenti, mostrando una suscettibilità insospettabile. Spesso la risata nasconde l'amarezza e diventa il paravento dietro il quale stemperare malinconia e pessimismo. Ridere fa bene solo se non ha un secondo fine...