Raffaele Morelli presenta il nuovo numero di Riza Psicosomatica, dedicato a come liberarsi delle zavorre psichiche che impediscono l’autentica realizzazione
Fai questo esercizio: prova a immaginarti come un uovo. Non pensare alla persona che vedi allo specchio, pensa all’uovo, c’è il guscio, l’albume e il tuorlo, ma questi ultimi due non si vedono perché sono nascosti dentro, come il seme sta nella terra e non si vede…
Prova a immaginare poi che nel centro del tuo cervello sia nascosto un tuorlo. Come il tuorlo dell’uovo fa il pulcino, il tuo tuorlo fa il “tuo” bambino: tutti noi nasciamo, cresciamo, viviamo per custodire il nostro bambino interiore. Che cosa lo disturba e ne impedisce la crescita? il nostro “rimuginare”, il nostro dirci in continuazione cosa va bene e cosa no, il bisogno (falso) di dover subito affrontare i problemi per risolverli al più presto, la voglia di migliorare che diventa una battaglia con noi stessi, sfiancante…
Solo la mente libera partorisce il tuo destino
Mentre il tuorlo partorisce, ora dopo ora, il tuo bambino interiore. Ma di cosa ha bisogno questo bambino per crescere? Per prima cosa, gli serve la consapevolezza, uno sguardo lucido su se stessi che sappia dirsi: “Io sono così, io non voglio cambiare le cose e voglio stare con me così come sono”. Il bambino interiore ama la contraddizione, la follia, e detesta i pesi mentali coi quali affliggiamo troppo spesso le nostre esistenze, convinti che la vita in fondo non sia che un mare di torti e delusioni. Il potere volitivo della mente realizza i nostri sogni solo a un patto: che ci allontaniamo dall’idea preconcetta che abbiamo di noi stessi e che il nostro sguardo si sposti sull’interno. Solo così i pesi mentali se ne vanno, la mente torna libera e l’uovo fa il nostro bambino…
E in più, sul nuovo numero di Riza Psicosomatica trovi:
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