In amore fuggi dalle illusioni

Guardarsi dentro per davvero significa percepire la lealtà dello stare con se stessi, anche con le emozioni più sgradevoli. Significa non fingere, guardare le cose come sono. Non è così semplice nelle “cose dell’amore”, perché ci piace illuderci, ci piace riempire le cose dell’amore di proiezioni, ci piace credere che veniamo amati anche quando veniamo rifiutati: come dimenticare un uomo o una donna? A volte sembra impossibile...
Come fai a sapere se il tuo rapporto con lui o con lei funziona? Dal desiderio. Se no è un’altra cosa. Sentite cosa mi scrive Riccardo: « Due anni fa scrivevo che la mia compagna si era innamorata di un altro ma continuava ad amare anche me…» No, si è innamorata di un altro, non amava anche te. Tu magari eri un buon compagno, il papà dei suoi bambini, con te poteva mantenere un buon rapporto affettivo, di coccole, di sentimenti… Ma quando una donna desidera un uomo, desidera quell’uomo.
In questo caso cosa accade? Con l’uomo che si desidera si fa l’amore fino a sfinirsi e con l’altro si fanno le coccole. Bisogna stare attenti a non chiamare le coccole “amore”. Amore è sempre legato all’Eros; diverso è l’affetto, che è un sentimento simile all’amore ma senza la sessualità. E così mi dice Riccardo: «Viviamo ancora insieme, lei non ha mai dormito fuori casa ma non facciamo più sesso». Vedi? Che cosa ti cambia se dorme fuori casa e il sesso lo fa di pomeriggio anziché la notte? «Dormiamo abbracciati…» Come fanno le mamme con i bambini, «…E stretti come non mai, ma niente sesso, finche c’è l’altro ha detto che non riesce». In parole povere, Riccardo, anche se le parole che ti dico ti faranno dispiacere, con lui fa l’amore e con te le coccole.
«La gelosia a volte mi spezza il cuore ma la amo e la vita con lei mi piace ma la lotta con il rivale mi sta distruggendo e non so se posso reggere ancora tanto. Abbiamo tre bambini e tutti insieme stiamo alla grande. Ma perché va da lui?».  Va da lui perché lui le piace, perché la fa impazzire, perché sente un desiderio che non ha mai provato. Allora bisogna stare attenti: sono io, Riccardo, che la sto trattenendo con le coccole e gli abbracci la notte, oppure non è lei, proprio lei, che ha trasformato il nostro rapporto in baci e abbracci, semplicemente perché ha paura di staccarsi da me, e perché magari trattandomi come un bambino con cui dormire abbracciato, tiene in piedi un rapporto che funziona come genitori dei figli, ma non sul piano sessuale?
È gelosia quella che provi? Ma di chi? Della donna con cui provi il desiderio o del bambino che lei ti fa recitare? Bisogna capire bene una cosa quando noi ci guardiamo dentro: che quando qualcuno non fa l’amore con te e dice di amarti mente. Se una donna o un uomo ti amano, allora ti desiderano; se non ti desiderano non ti amano. Sì, possono trasformare il rapporto in un “compagno di viaggio”, in un’amicizia, in un affetto, negli anni può succedere che un rapporto matrimoniale diventi un rapporto affettuoso, come succede quando si diventa vecchi. Ma nel momento in cui c’è “l’altro” con cui si vive un desiderio, bisogna sapere che tu non sei desiderato.
Allora guardarsi dentro significa prima di tutto cogliere ciò che capita. I sentimenti, bisogna saperlo una volta per tutte, non sono permanenti, sono come delle onde che volano. Quando diventano permanenti? Quando la nostra mente li vuole trattenere a tutti i costi. Tu dici: «sono geloso», ma  se tu tutte le notti non dormissi sempre abbracciato saresti ancora geloso? Se ti ricordassi dell’uomo che c’è in te, che prima che accadesse tutto questo guardava anche le altre donne, saresti solo geloso o saresti anche altro? Una cosa è certa, che continuare a vivere il rapporto in questo modo non farà bene né a te né a lei e neanche ai vostri bambini. Guardarsi dentro significa guardare con nitidezza le cose come sono e non abbarbicarsi, attaccarsi ad un ruolo infantile, dove tu non sei più l’amante di tua moglie, non sei più neanche il marito, ma sei il bambino che dorme abbracciato con lei come il fratellino con una buona sorellina o con una buona mamma.
Ecco: guardarsi dentro è vedere esattamente e senza “nebbie” ciò che capita, allora l’anima può fare la sua parte. Allora non c’è bisogno di dire :«la lascio, non la lascio, ci sono i bambini», non c’entrano niente i bambini.  C’è bisogno di sapere cos’è il meglio per me. Dormo abbracciato con lei perché io desidero questo o sto desiderando una donna? Ma se una donna mi tratta da bambino, io posso accettarlo? In genere, quando ci si trova in queste situazioni, i rapporti possono durare anche per anni e la gelosia, che in altre circostanze durerebbe pochissimo (giusto il tempo della relazione), diventa cronica. Bisogna stare attenti poi, che non scatti quella paura, (che in realtà non esiste ed è soltanto di pochi frammenti di tempo) del perdere l’altro, paura per cui ci adattiamo a tutto, anche a inibire la nostra sessualità, a castrarci, a frustrarci, pur di poter vivere una situazione, un surrogato d’amore che non ci interessa. Potete benissimo vivere insieme, ma alla vostra distanza.
Noi spesso stiamo con una donna che ci fa soffrire, perché non abbiamo cura del maschile, noi uomini, che abita dentro di noi. Allora basta andare indietro nel tempo, socchiudere gli occhi e dirci: «com’ero io da ragazzo? Com’ero da adolescente? Com’ero io con le donne?» E vedrai che ti accorgerai (la mia esperienza di psicanalista mi dice questo), che da molto tempo, da tanto tempo con tua moglie non sei più quell’uomo che le piaceva tanto all’inizio e non sei più nemmeno quell’uomo che piaceva così tanto alle donne. Tua moglie dà per scontato che ha vicino un compagno di viaggio che ritrova tutte le volte che ritorna dall’amore con “l’altro”. Quando i rapporti si strutturano dando per scontato che devono essere rimessi a posto, che debbono essere risistemati, in attesa che lei si ri-innamori di te, quando i rapporti sono in attesa di “qualcosa”, in genere conducono all’inferno interiore.
Lei non mi desidera, lei non mi vuole, non le piaccio come uomo, queste sono le cose da dirsi, e io come uomo ho bisogno del femminile. Allora l’anima si rimette in moto e smette di essere catturata e invischiata dalla tela del “bambino” o della “bambina”. Nelle cose dell’amore dobbiamo guardare con gli occhi chiari, semplici, senza illusioni. Meglio sapere che ci ha detto addio che far finta che ci ha detto arrivederci. Buona giornata a tutti.

Guardarsi dentro per davvero significa percepire la lealtà dello stare con se stessi, anche con le emozioni più sgradevoli. Significa non fingere, guardare le cose come sono. Non è così semplice nelle “cose dell’amore”, perché ci piace illuderci, ci piace riempire le cose dell’amore di proiezioni, ci piace credere che veniamo amati anche quando veniamo rifiutati. Come fai a sapere se il tuo rapporto con lui o con lei funziona? Dal desiderio. Se no è un’altra cosa. Sentite cosa mi scrive Riccardo: « Due anni fa scrivevo che la mia compagna si era innamorata di un altro ma continuava ad amare anche me…» No, si è innamorata di un altro, non amava anche te. Tu magari eri un buon compagno, il papà dei suoi bambini, con te poteva mantenere un buon rapporto affettivo, di coccole, di sentimenti… Ma quando una donna desidera un uomo, desidera quell’uomo. In questo caso cosa accade? Con l’uomo che si desidera si fa l’amore fino a sfinirsi e con l’altro si fanno le coccole. Bisogna stare attenti a non chiamare le coccole “amore”. Amore è sempre legato all’Eros; diverso è l’affetto, che è un sentimento simile all’amore ma senza la sessualità. E così mi dice Riccardo: «Viviamo ancora insieme, lei non ha mai dormito fuori casa ma non facciamo più sesso». Vedi? Che cosa ti cambia se dorme fuori casa e il sesso lo fa di pomeriggio anziché la notte? «Dormiamo abbracciati…» Come fanno le mamme con i bambini, «…E stretti come non mai, ma niente sesso, finche c’è l’altro ha detto che non riesce». In parole povere, Riccardo, anche se le parole che ti dico ti faranno dispiacere, con lui fa l’amore e con te le coccole. «La gelosia a volte mi spezza il cuore ma la amo e la vita con lei mi piace ma la lotta con il rivale mi sta distruggendo e non so se posso reggere ancora tanto. Abbiamo tre bambini e tutti insieme stiamo alla grande. Ma perché va da lui?».  Va da lui perché lui le piace, perché la fa impazzire, perché sente un desiderio che non ha mai provato. Allora bisogna stare attenti: sono io, Riccardo, che la sto trattenendo con le coccole e gli abbracci la notte, oppure non è lei, proprio lei, che ha trasformato il nostro rapporto in baci e abbracci, semplicemente perché ha paura di staccarsi da me, e perché magari trattandomi come un bambino con cui dormire abbracciato, tiene in piedi un rapporto che funziona come genitori dei figli, ma non sul piano sessuale? È gelosia quella che provi? Ma di chi? Della donna con cui provi il desiderio o del bambino che lei ti fa recitare? Bisogna capire bene una cosa quando noi ci guardiamo dentro: che quando qualcuno non fa l’amore con te e dice di amarti mente. Se una donna o un uomo ti amano, allora ti desiderano; se non ti desiderano non ti amano. Sì, possono trasformare il rapporto in un “compagno di viaggio”, in un’amicizia, in un affetto, negli anni può succedere che un rapporto matrimoniale diventi un rapporto affettuoso, come succede quando si diventa vecchi. Ma nel momento in cui c’è “l’altro” con cui si vive un desiderio, bisogna sapere che tu non sei desiderato. Allora guardarsi dentro significa prima di tutto cogliere ciò che capita. I sentimenti, bisogna saperlo una volta per tutte, non sono permanenti, sono come delle onde che volano. Quando diventano permanenti? Quando la nostra mente li vuole trattenere a tutti i costi. Tu dici: «sono geloso», ma  se tu tutte le notti non dormissi sempre abbracciato saresti ancora geloso? Se ti ricordassi dell’uomo che c’è in te, che prima che accadesse tutto questo guardava anche le altre donne, saresti solo geloso o saresti anche altro? Una cosa è certa, che continuare a vivere il rapporto in questo modo non farà bene né a te né a lei e neanche ai vostri bambini. Guardarsi dentro significa guardare con nitidezza le cose come sono e non abbarbicarsi, attaccarsi ad un ruolo infantile, dove tu non sei più l’amante di tua moglie, non sei più neanche il marito, ma sei il bambino che dorme abbracciato con lei come il fratellino con una buona sorellina o con una buona mamma. Ecco: guardarsi dentro è vedere esattamente e senza “nebbie” ciò che capita, allora l’anima può fare la sua parte. Allora non c’è bisogno di dire :«la lascio, non la lascio, ci sono i bambini», non c’entrano niente i bambini.  C’è bisogno di sapere cos’è il meglio per me. Dormo abbracciato con lei perché io desidero questo o sto desiderando una donna? Ma se una donna mi tratta da bambino, io posso accettarlo? In genere, quando ci si trova in queste situazioni, i rapporti possono durare anche per anni e la gelosia, che in altre circostanze durerebbe pochissimo (giusto il tempo della relazione), diventa cronica. Bisogna stare attenti poi, che non scatti quella paura, (che in realtà non esiste ed è soltanto di pochi frammenti di tempo) del perdere l’altro, paura per cui ci adattiamo a tutto, anche a inibire la nostra sessualità, a castrarci, a frustrarci, pur di poter vivere una situazione, un surrogato d’amore che non ci interessa. Potete benissimo vivere insieme, ma alla vostra distanza. Noi spesso stiamo con una donna che ci fa soffrire, perché non abbiamo cura del maschile, noi uomini, che abita dentro di noi. Allora basta andare indietro nel tempo, socchiudere gli occhi e dirci: «com’ero io da ragazzo? Com’ero da adolescente? Com’ero io con le donne?» E vedrai che ti accorgerai (la mia esperienza di psicanalista mi dice questo), che da molto tempo, da tanto tempo con tua moglie non sei più quell’uomo che le piaceva tanto all’inizio e non sei più nemmeno quell’uomo che piaceva così tanto alle donne. Tua moglie dà per scontato che ha vicino un compagno di viaggio che ritrova tutte le volte che ritorna dall’amore con “l’altro”. Quando i rapporti si strutturano dando per scontato che devono essere rimessi a posto, che debbono essere risistemati, in attesa che lei si ri-innamori di te, quando i rapporti sono in attesa di “qualcosa”, in genere conducono all’inferno interiore. Lei non mi desidera, lei non mi vuole, non le piaccio come uomo, queste sono le cose da dirsi, e io come uomo ho bisogno del femminile. Allora l’anima si rimette in moto e smette di essere catturata e invischiata dalla tela del “bambino” o della “bambina”. Nelle cose dell’amore dobbiamo guardare con gli occhi chiari, semplici, senza illusioni. Meglio sapere che ci ha detto addio che far finta che ci ha detto arrivederci. Buona giornata a tutti.

TAG
SESSUALITÀ
SESSO
GELOSIA
AMORE
TRADIMENTO
COPPIA
DESIDERIO
ILLUSIONI
APPROFONDISCI
Il giornale dell'Autostima - Settembre/Ottobre 2017
Il giornale dell'Autostima - Settembre/Ottobre 2017

Quali sono i falsi problemi che possono mettere a rischio la nascita di un am...

CONSIGLIATO PER TE
Il giornale dell'Autostima - Settembre/Ottobre 2017
Il giornale dell'Autostima - Settembre/Ottobre 2017

Quali sono i falsi problemi che possono mettere a rischio la nascita di un am...

Iscriviti alla newsletter RIZA e ricevi notizie e suggerimenti per prenderti cura di te!
Test della settimana
Test della settimana
Quanto sei ansioso?