No al divertimento obbligatorio!
Come fare delle vacanze un periodo davvero positivo, che ci riempie di energia e ci fa tornare sereni e pieni di voglia di fare? Qual è il segreto del divertimento? Divertirsi viene dal latino devertere e significa "volgersi in direzione opposta": solo ciò che ti spiazza e ti sorprende ti diverte e perché accada è necessario saper cogliere l'inaspettato, saper vivere la spontaneità. Purtroppo invece noi ragioniamo spesso così: «Sul lavoro è difficile, se non impossibile, divertirsi. Quindi quando si va in vacanza divertirsi è un imperativo: devo divertirmi!». Se il divertimento è un dovere, qualcosa che ci aspettiamo e programmiamo per tutto l'anno, la spontaneità muore e andare incontro alla delusione diventa facilissimo.
La vera vacanza è senza programma
Se vogliamo che la vacanza non sia una parentesi separata da tutto il resto, un'oasi di divertimento forzato da cui si torna in realtà pieni di ansie per quello che ci aspetta a casa, dobbiamo modificare il nostro sguardo, mettere al bando la parola "domani" e imparare a divertirci adesso. Provate a immaginare che, fino all'ultimo istante della vacanza, il domani non esista, anzi sia un fatto che riguarda un altro, non voi. "L'altro" che sarete domani oggi non esiste ancora... Fate come i bambini, che fino all'ultimo secondo giocano spensierati, come se dovessero rimanere per sempre nel posto in cui sono, perché "programmare" - il lavoro o il divertimento - è estraneo alla loro mentalità. Solo questo atteggiamento renderà superlativa la vostra estate.
Stop alle decisioni e ti gusti la vita
I nostri gesti sono solo in apparenza casuali. In realtà ogni movimento, anche alzarsi dalla sedia, vestirsi, camminare, impegna il cervello in cascate di decisioni. Spesso contribuiamo anche noi, aggiungendo motivazioni, obiettivi, progetti. Se in ogni cosa che facciamo abbiamo in mente un obiettivo, il cervello vive la dimensione cronica dello sforzo. Quindi, almeno in ferie...
Durante il periodo di vacanza proviamo a passare del tempo senza decidere e senza programmare niente. Sostiamo in ogni più semplice gesto e non alteriamolo se non per via di un'intuizione istantanea o perché gli altri ci spingono a farlo. Proviamo a passare qualche minuto così, poi il giorno dopo allunghiamo sempre più il tempo di non-decisione. Ci accorgeremo che aumenterà il senso di benessere e lasceremo sempre più spazio a gesti spontanei, i soli che possono farci gustare la vita.
